8 marzo, il Wall of Dolls si impegna per l’indipendenza femminile 365 giorni all’anno

di Emilie Lara Mougenot

L’associazione continua la sua lotta per i diritti delle donne, puntando sulla cultura e sul coinvolgimento delle nuove generazioni

L’impegno di Wall of Dolls per l’indipendenza femminile non si ferma. L’associazione è attiva tutto l’anno con iniziative volte a sensibilizzare le giovani generazioni e a sostenere le donne che vivono situazioni di dipendenza affettiva ed economica. In occasione dell’8 marzo, le rappresentanti dell’organizzazione hanno ribadito l’importanza di fare rete, promuovere la cultura del rispetto e offrire strumenti concreti per un cambiamento sociale duraturo.  

Sensibilizzazione – “Sappiamo che è importante essere in piazza e dare voce a tante donne che non hanno ancora raggiunto l’indipendenza, non solo economica ma anche emotiva”, ha dichiarato Barbara Bavastro, coordinatrice regionale di Wall of Dolls. "La consapevolezza dei propri diritti è un primo passo fondamentale, ma il percorso è ancora lungo: molte donne sono intrappolate in relazioni di dipendenza e faticano a trovare il coraggio di uscirne"

Nuove generazioni – Uno degli obiettivi principali dell’associazione è diffondere la cultura del rispetto fin dall’età scolastica. “Andiamo nelle scuole per sensibilizzare tutti i ragazzi, non solo le ragazze, perché il futuro passa attraverso di loro”, ha spiegato Cristina Zunino, vice coordinatrice di Wall of Dolls. Educare al rispetto reciproco e all’autonomia è essenziale per abbattere i retaggi culturali che ancora ostacolano la piena emancipazione femminile.  

Impegno costante – L’associazione lavora tutto l’anno con progetti di informazione, prevenzione e supporto. “Le volontarie dedicano tempo ed energie a questa causa, sottraendo spazio anche alla propria vita personale e professionale”, ha sottolineato Zunino. L’obiettivo è costruire una rete solida che possa offrire sostegno concreto alle donne in difficoltà.  

Istituzioni – Anche il mondo politico e istituzionale riconosce la necessità di un cambiamento culturale. Pietro Picciocchi, intervenuto durante un evento per la Giornata Internazionale della Donna, ha evidenziato come la sensibilizzazione debba partire dalle città e dalle comunità locali. “Dobbiamo interrogarci su cosa possiamo fare per aumentare la partecipazione femminile nella società”, ha dichiarato, sottolineando che a Genova, per esempio, "le donne ricoprono ruoli di rilievo nell’amministrazione comunale"

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