A Imperia il convegno Acqua, bene e risorsa. Il sindaco Scajola: "Necessarie forme alternative di approvvigionamento idrico"
di Redazione
Si è svolto questa mattina nella sala consiliare in Comune a Imperia il Convegno “Acqua: bene e risorsa” organizzato dalla Provincia di Imperia insieme ad ANCE (Associazione Nazionale Costruttori Edili) Imperia
Durante l'evento il presidente della Provincia e Commissario ad acta dell'ATO idrico imperiese, Claudio Scajola ha evidenziato le prospettive future che riguardano per migliorare l'approvvigionamento idrico e le relative infrastrutture
“C'è la necessità impellente di trovare forme di approvvigionamento idrico alternative al fiume Roia che attualmente garantisce circa l'80% idrico in Provincia. L'invaso della 'Giara di Rezzo', la 'Diga del Tanarello' e la derivazione della sorgente all'interno del preforo dell'Armo Cantarana rappresentano queste alternative che devono essere prese in considerazione con un adeguato collettamento al 'sistema Roia', così facendo si otterrebbe mediamente, per caduta, un approvvigionamento medio pari a circa 500 litri al minuto, più di ciò che attualmente sta garantendo il Roia. Queste tre opportunità garantirebbero l'approvvigionamento idrico da Imperia ad Andora. Per questo motivo abbiamo chiesto al governo il finanziamento di 148 milioni per realizzare le necessarie infrastrutture”. ha detto il sindaco Scajola
“La gestione della risorsa idrica della provincia di Imperia soffre di una mancanza di sincronismo tra la disponibilità e la domanda, ovvero piove nei mesi di più autunnali e invernali, quando meno serve e non piove nei mesi estivi, quando più servirebbe ad esempio per l'irrigazione. L'Università di Genova ha condotto uno studio per verificare la possibilità di trattenere l'acqua in serbatoi di media e piccoli dimensioni per renderla disponibile agli scopi industriali, agricoli e turistici nelle quantità e nei tempi richiesti. Lo studio ha dimostrato la fattibilità di un certo numero di serbatoi di invaso nel rispetto della normativa regionale nei territori del fiume Nervia, Argentina e Impero”, commenta Luca G. Lanza, docente del Dipartimento Ingegneria Civile, Chimica e Ambientale dell'Università di Genova.
Enio Marino, presidente ANCE (Associazione Nazionale Costruttori Edili) IMPERIA: "Abbiamo deciso di mettere a disposizione della comunità il nostro studio di fattibilità di invasi superficiali per l'approvvigionamento idrico ad uso agricolo, antincendio e industriale in bacini idrografici nel Ponente Ligure come contributo di idee per risolvere il problema con cui ci troveremo sempre più a che fare, in quanto crediamo si tratti di un progetto valido ed attuabile”
Andrea Poggi, responsabile Nord Ovest Enel Green Power Italia srl: "Gli impianti idroelettrici di piccola taglia sono numerosi in tutto il Paese. Sono importanti presenze sul territorio, uno strumento a favore della sostenibilità ambientale, oltreché di quella sociale, e rientrano a pieno titolo nella generazione distribuita, uno degli elementi su cui si fonda la transizione energetica”.
L'ingegner Valerio Chiarelli, direttore tecnico di Rivieracqua s.p.a, ha ricordato la recente posa di circa 20 km di condotte che ha ammodernato la rete idrica provinciale, inoltre ha sottolineato come il prossimo investimento di fondamentale importanza è quello finalizzato alla ricerca e all'eliminazione delle perdite d'acqua delle tubazioni.
Le principali parti intervenute (Provincia di Imperia, ANCE Imperia e Confindustria Imperia, Rivieracqua s.p.a.) hanno firmato un protocollo d'intesa nel settore degli appalti di lavori, servizi e forniture riguardanti il servizio idrico integrato dell'ambito ottimale imperiese.
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