Abbattimento liste d'attesa, l'assessore alla Sanità: "In quattro giorni 250 pazienti inseriti nel percorso di tutela"
di R.O.
Dal 14 aprile circa la metà sono già stati reindirizzati verso nuovi appuntamenti, l'altra metà verrà contattata nei prossimi giorni. Calo del 10% dei pazienti che non si presentano agli appuntamenti

"Il sistema sta rispondendo molto bene": è questo il commento dell'assessore Regionale alla Sanità Massimo Nicolò a quattro giorni dall'avvio dei percorsi di tutela con prestazioni aggiuntive per abbattere le liste d'attesa. In quattro giorni sono state prese in carico dal sistema circa 250 persone, "e di queste ad oggi più della metà sono state reindirizzate verso nuovi appuntamenti - spiega -. L'altra metà, arrivata tra ieri e oggi, sono in attesa della chiamata". Al momento il percorso è attivo per tre specialità - cardiologia, gastroenterologia e neurologia - ma dopo le festività verrà fatta una prima analisi dell'andamento dei percorsi di tutela per valutare se aggiungerne altre.
Come funziona - Quando un paziente, attraverso i percorsi già attivi come Prenoto Salute, richiede una prestazione che viene fissata oltre i tempi indicati dal medico, può scegliere se accettare o meno la prenotazione. In caso di rifiuto entra nel percorso di tutela, per cui è già stato predisposto un gruppo operativo: a quel punto viene ricontattato telefonicamente e fissa un nuovo appuntamento che invece rispetterà i tempi. Fino ad oggi invece per entrare in questi percorsi bisognava fare richiesta attraverso un numero verde, anche usufruendo di servizi come lo Sportello Diritto Salute realizzato da Linea Condivisa.
Gli slot messi a disposizione dalle Asl e dalle aziende per questo nuovo appuntamento non sono rintracciabili sui portali di prenotazione: si tratta infatti di prestazioni aggiuntive fornite dal servizio sanitario. Esiste anche la possibilità che i pazienti possano dover valutare di accettare una prenotazione in una struttura diversa da quella prescelta, eventualità che potrebbe portare a dei rifiuti: a quel punto si uscirebbe dal percorso di tutela e si tornerebbe alla data prevista inizialmente. Ad oggi circa la metà dei pazienti che non hanno ottenuto un appuntamento nei tempi corretti ha scelto di non entrare nel percorsi di tutela.
Recall e sanzioni - È stato anche attivato un servizio di recall per ricordare ai pazienti i loro appuntamenti e chiedere conferma della presenza tramite un sms che arriverà 5 giorni prima della data dell'appuntamento, nel caso l'intervallo tra la data di prenotazione e l'appuntamento dovesse essere inferiore verrà inviato tre giorni prima. Nel caso chi ha confermato l'appuntamento non dovesse presentarsi, verrebbe 'multato' con un ticket. Esiste però la possibilità di fare ricorso in caso di assenza per giusta causa, ma si valuterà caso per caso. Grazie a queste due misure si è già registrato un notevole calo del numero di pazienti che non si presenta alle visite, scesi dal 15% al 5%.
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