Arcelor Mittal, Paita: "I nuovi manager non devono rispondere delle colpe dei loro predecessori"
di Marco Innocenti
"L'azienda sta realizzando la copertura dei parchi carbone e il progetto di ambientalizzazione"
"L'Italia è il secondo polo manifatturiero europeo e sarebbe impossibile mantenere questa posizione di leadership rinunciando alla filiera dell'acciaio, a partire da Taranto, per arrivare a Genova e Novi. Una decisione che sembrerebbe ancora più incomprensibile alla luce dei passaggi fin qui svolti". Lo dichiara Raffaella Paita, deputata di Italia Viva e segretaria della Commissione Trasporti della Camera dei deputati.
"ArcelorMittal sta realizzando la copertura dei parchi carbone con un capannone gigantesco, il più grande del mondo, e ha presentato il progetto di ambientalizzazione, che a sua volta va rapidamente realizzato. Rimane il tema della cosiddetta immunità penale. Ma non è possibile immaginare che i nuovi manager siano chiamati a rispondere di inefficienze e ritardi dovuti ai loro predecessori. La situazione è già complicata per la guerra dei dazi e la crisi della Germania. La produzione è in calo. Ora non bisogna perdere altro tempo. Risanare e produrre questo è l'obiettivo di Italia Viva", conclude Paita.
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