Autonomia regionale, Toti: "Siamo all'ultimo miglio"
di Pietro Roth
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A Roma il governatore ha partecipato all'incontro con il ministro Stefani
Si è svolto al ministero degli Affari regionali l'incontro tra i presidenti delle Regioni e il ministro Erika Stefani sull'autonomia differenziata. Erano presenti per il Friuli-Venezia Giulia il presidente Fedriga, Toti per la Liguria, Zaia per il Veneto, De Luca per la Campania Fontana per la Lombardia, Marini per l'Umbria, Oliverio per la Calabria, Marsilio per l'Abruzzo, Toma per il Molise e Fugatti per il Trentino oltre a vicepresidenti e assessori. Sono complessivamente 9 le Regioni che finora hanno dato avvio al percorso; tre, Veneto Emilia Romagna e Lombardia sono praticamente pronte a partire, il Piemonte e la Liguria sono a buon punto, le altre (Toscana, Campania, Umbria e Marche) hanno fatto richiesta ma non declinato le competenze che chiedono.
IL GOVERNATORE "Vogliamo dare impulso ad un percorso e trovare un meccanismo condiviso. Tutti riteniamo che il dibattito parlamentare debba avvenire preventivamente, non assente la Regione interessata". Così il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, al termine dell'incontro con il ministro per gli affari regionali Erika Stefani. "Abbiamo bisogno di condividere gli ultimi elementi. C'è la condivisione sul fatto che questa riforma non penalizza nessuno. Lunedì presenteremo la nostra delibera con la proposta di intesa. Si tratta di percorrere, ora, l'ultimo miglio".
L'OPPOSIZIONE ALL'ATTACCO La proposta per l'autonomia differenziata della Regione Liguria dallo Stato "è stata calata dall'alto dalla Giunta Toti", "senza valutare la sostenibilità finanziaria dell'operazione" e "senza coinvolgere le forze politiche d'opposizione in Consiglio regionale". Lo denuncia il capogruppo Pd in Regione Giovanni Lunardon oggi pomeriggio a Genova chiedendo "la convocazione di un Consiglio regionale monotematico sul tema". La richiesta ha trovato anche il sostegno di Rete a Sinistra - Liberamente Liguria, Liguri per Paita e Movimento 5 Stelle. "Una questione così importante, che rischia di modificare gli assetti istituzionale della nostra Regione per molti anni - interviene Lunardon - non può essere risolta con una delibera di Giunta, ma deve affrontare una discussione in aula". Il capogruppo del Pd critica "i tavoli tematici liguri che, purtroppo, si sono rivelati soltanto una mera presa d'atto di quanto già deciso dalla Giunta Toti". "A nostro avviso l'unico tema davvero prioritario è l'autonomia finanziaria dei porti: - aggiunge - un terreno sul quale siamo pronti a fare fronte comune. Su tutto il resto, invece, nutriamo forti perplessità".
TOTI: "OK AL CONSIGLIO MONOTEMATICO" Massima disponibilità ad effettuare una seduta del Consiglio regionale monotematica sul tema dell'Autonomia differenziata. Così il presidente e la vicepresidente della Regione Liguria in merito alla richiesta del Partito Democratico. "Nei prossimi giorni - ribadisce il governatore - invieremo al ministro la delibera di Giunta con la proposta di intesa per l'avvio della trattativa con il governo". "Da parte nostra - aggiunge la vicepresidente - c'è la massima apertura rispetto a consigli e proposte che arriveranno anche dalle opposizioni. Rilevo tuttavia che ad oggi, a fronte dei contributi scritti pervenuti dalle parti datoriali, dal mondo dell'associazionismo e dai sindacati, nessun contributo è arrivato agli uffici da parte delle opposizioni, compreso il Pd".
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