Carige, nella semestrale svalutati crediti per 317 milioni
di Pietro Roth
1 min, 43 sec
Dopo la crisi di fine 2018 la raccolta risulta stabile
Le perdite a 428,5 milioni segnate da Carige nei 6 mesi scontano rettifiche su crediti per 317,3 milioni per la maggior probabilità di svalutazione in uno scenario di cessione dell'intero portafoglio deteriorato. E' quanto emerge nella rendicontazione volontaria. Sono 82,2 milioni gli accantonamenti per rischi: 43,5 milioni per la cessione delle assicurazioni e 25 milioni nell'ipotesi che con la gestione della quasi totalità del portafoglio deteriorato vada indennizzato il Credito Fondiario che lo ha in gestione.
Spiega Carige nella rendicontazione volontaria certificata pubblicata ieri, dove il rosso per 428,5 milioni va confrontato a una perdita netta per 20,5 milioni a giugno 2018, che il risultato riflette oltre alla gestione ordinaria anche due effetti. Da un lato quelli della mancata approvazione dell'aumento di capitale da parte dell'Assemblea del 22 dicembre 2018: "tra gli altri - spiega Carige -, gli oneri maggiorati sul prestito subordinato Tier 2 che non è stato convertito in equity e gli oneri delle garanzie statali sulle emissioni garantite". Dall'altro ci sono "gli effetti delle operazioni propedeutiche al progetto Fitd/ccb", con "gli effetti derivanti dall'inclusione dello scenario di cessione nelle valutazioni dei crediti deteriorati oggetto di potenziale cessione nell'ambito dell'implementazione della Npe Strategy del Gruppo". Nei sei mesi Carige segna un margine di intermediazione per 202,6 milioni, in flessione del 7,5% rispetto allo stesso periodo del 2018. Il margine di interesse segna una contrazione del 39% a 66,6 milioni, mentre le commissioni nette si riducono del 13,3% a 104,4 milioni.
STABILE LA RACCOLTA In Banca Carige nei primi sei mesi dell'anno è stabile la raccolta diretta da clientela privata e imprese e si attesta a 12,2 miliardi, con una flessione dello 0,8%, avendo recuperato in parte la flessione registrata dopo la conclusione dell'assemblea del 22 dicembre 2018. E' quanto emerge dalla rendicontazione volontaria certificata pubblicata ieri sera dalla banca ligure. La componente institutional/wholesale aumenta a 5,3 miliardi, dopo l'emissione dei 2 miliardi di obbligazioni a garanzia statale. Così la raccolta diretta complessiva va a 17,6 miliardi dai 14,5 miliardi di fine 2018. Carige aveva perso 2,36 miliardi di raccolta con un calo del 14% (a 14,5 miliardi) nell'anno della bocciatura choc dell'aumento di capitale in assemblea, che ha poi portato al commissariamento dell'istituto a inizio 2019, con gran parte dei deflussi concentrati nel quarto trimestre.
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