Conclave, cardinal Bagnasco: "Il nuovo Papa dovrà contrastare il vuoto dell'Occidente, non conta sia italiano ma che abbia l'intelligenza della fede"

di Stefano Rissetto

3 min, 26 sec

L'arcivescovo emerito di Genova non parteciperà al voto perché ultraottantenne, ma è tra i porporati più autorevoli e ascoltati dai confratelli

Conclave, cardinal Bagnasco: "Il nuovo Papa dovrà contrastare il vuoto dell'Occidente, non conta sia italiano ma che abbia l'intelligenza della fede"

Il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo emerito di Genova, non parteciperà al Conclave perché ultraottantenne, ma è tra i porporati più autorevoli e ascoltati dai confratelli. In un'intervista al Corriere della Sera, guarda al rito che si apre il 7 maggio e che dovrà portare all'elezione del nuovo Papa.

Attesa - "Credo sia stato saggio prendere ancora qualche giorno prima di cominciare il Conclave. I confratelli sono tanti, e molti non si conoscono tra loro. E c’è da sperare che ognuno esprima il suo pensiero. Per costruire tutti insieme un affresco della Chiesa del futuro si richiedono amore e tempo. Non si può non vedere il vuoto dell’anima che è l’obiettivo della modernità. So di potermi tirare addosso l’accusa di oscurantista, antimoderno, e di essere preso a sassate. Ma la cultura occidentale sta propagando questo vuoto come un virus che va oltre i confini dell’Occidente. Alla fine, vince questo — dice indicando il telefono cellulare sulla scrivania —. Il trionfo di una società isolata e sottomessa, anche se si crede continuamente connessa".

Quadro apocalittico -  "So bene che posso essere visto come un profeta di sventura. Ma lo penso e lo dico, perché credo sia urgente riscoprire la fede, che è incontro e vita con il Signore Gesù, e coltivare la ragione al fine di un pensiero critico, che oggi appare proibito. Negli anni Cinquanta del secolo scorso Jacques Maritain scriveva che la mancanza di metafisica creava il vuoto del pensiero, e che l’assenza di verità assolute è “il crimine”. Aveva ragione. Il consumismo è il valletto della finanza e del mercatismo: sono guidati da pochi. E mirano alla costruzione di una società di smarriti da sottomettere docilmente".

Fallita la società senza Dio - "Oggi è più evidente che l’umanità è piena di paure. Per questo è spesso arrogante e violenta. Anche verso sé stessa. A volte percorre le vie della droga e dell’alcol. Questo potrebbe portare tutti a riflettere e a reagire, e in fretta. C’è bisogno di ritrovare le ragioni del vivere». «Il primo atto d’amore è dire la verità di Cristo, nel quale si trova anche la verità dell’uomo, del cosmo e della storia. E questo senza timore, anche se non è politicamente corretto. Questa verità aiuta gli uomini a stare insieme e a costruire comunità di vita e di destino, aperte a Dio, senza il quale l’uomo non si spiega a sé stesso. L’idea di una società senza Dio è contro l’uomo e non crea una società più giusta e più umana. I vari progetti, anche del secolo scorso, stanno fallendo".

Papa Francesco e il 'dopo' - "Papa Francesco ha cercato in tutti i modi di entrare in sintonia col mondo moderno, di capirlo e di portare il Vangelo in ogni modo: con la parola, il gesto e la carità. Credo che l’eredità di papa Francesco vada conservata e valorizzata, guardando ai duemila anni di storia cristiana. Non si tratta di restaurare, ma di continuare a costruire il grande edificio della Chiesa, affinché il campo arato e seminato porti ancora più frutti. Il Signore dice di portare il Vangelo a tutti, fino ai confini della terra. In Italia, e anche nel resto dell’Europa, i giovani vogliono una chiara identità di fede perché desiderano spendere la propria vita per Gesù. Ingerenze esterne? C’è una bolla virtuosa che isola la Cappella Sistina. E le finestre di Casa Santa Marta, che ospita i cardinali elettori, sono sigillate. In più, credo che cresca la consapevolezza del grande e grave compito al quale sono chiamati i cardinali elettori, e in misura diversa e minore, noi tutti".

Un italiano dopo 47 anni? - "Il criterio di scelta non è la provenienza, ma l’intelligenza della fede, il calore del cuore, il coraggio. Il resto viene di conseguenza. Con la fede, l’Occidente perde anche la ragione: bisogna saperlo. O si apre al divino, o perde le sue fondamenta, la sua ragione di essere: la sua identità rimane profondamente cristiana. Ciò potrebbe accadere anche in altre parti del mondo, in altre culture. Bisogna camminare insieme, dietro al successore di Pietro, al quale Cristo ha dato il compito di confermare nella fede i fratelli".

Per restare sempre aggiornati sulle principali notizie sulla Liguria seguiteci anche su Whatsapp, su Instagramsu Youtube e su Facebook.