Coronavirus, a picco le borse: Milano -6,2%, Wall Street perde il 12,9%
di Redazione
Dow Jones mai così male dal 1987 ad oggi
Un inizio settimana molto difficile quello delle Borse mondiali, in primis la Borsa italiana che apre questo lunedì 16 marzo a -11%. A Milano infatti il Ftse Mib inizia a peggiorare già pochi minuti dopo l'apertura di Piazza Affari e va a picco a metà seduta con il dichiarato - 11%.
Fca perde fino al 18% dopo l'annuncio della chiusura per due settimane di quasi tutti i suoi stabilimenti in Europa, male anche i titoli legati ai viaggi. Tracollo anche per gli altri listini europei: a metà seduta Madrid -10,2%, Parigi (-10%), Milano (-9,7%). Francoforte (-9%) e Londra (-7,2%). Parte male anche Wall Street, con numeri negativi: il Dow Jones perde il 9,76% a 20.935,16 punti (mai così male dal 1987). Per i mercati asiatici un'altra settimana di passione, con aperture in rosso a Sydney, Hong Kong, Tokyo, Singapore.
Alla fine della giornata, Piazza Affari lascia sul campo un 6,2% che porta la Consob a bloccare la vendita allo scoperto per 20 titoli: Azimut, Tim, Unicredit, Exor, Fca, Banca Generali, Leonardo, Ubi, Mediobanca, Fiera Milano Sanlorenzo, Mediolanum, Dovalue, Cerved, Ovs, Maire Technimont, Marr, Autogrill, Mps e Astm.
Non va molto meglio sulle altre piazze europee: Parigi cede il 5,75%, Londra il 4,13% e Francoforte il 5,26%. Lunedì nero soprattutto a Wall Street con il Dow Jones che a fine giornate cede il 12,9%, segnando la peggior seduta dal 1987 ad oggi.
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