Covid, Bassetti: "Durante le festività facciamoci un regalo e vacciniamoci"
di Marco Garibaldi
L'infettivologo del San Martino: "Con una mascherina ed alcune accortezze stiamo rivivendo il Natale che avevamo prima che il covid arrivasse"
"Vacciniamoci durante le festività. Facciamoci questo regalo, io me lo sono già fatto, l’ha fatto la mia famiglia e ho cercato di convincere a farselo molte persone. Chi non l’ha ancora fatto approfitti di questo periodo natalizio per farsi un regalo e regalarsi un vaccino. Dovremo abituarci perché questo vaccino andrà fatto anche nel 2022, non sappiamo esattamente con che frequenza ma una quarta dose con certezza la riceveremo.
Nel momento in cui il sistema ci dà la possibilità di andare in un centro vaccinale, mettere il braccio e in 10 minuti farsi la dose non vedo dove sia il problema. L’importante è vivere il Natale come lo stiamo vivendo quest’anno. Semplicemente con una mascherina ed alcune accortezze stiamo rivivendo il Natale che avevamo prima che il covid arrivasse. Se questo è possibile è unicamente merito del vaccino.
Questo è un virus 'furbo' nel senso che cambia e fa delle cosiddette varianti. La strategia vaccinale è stata pensata sul virus di Wuhan e ancora oggi, nonostante ci siano state 7/8 mutazioni importanti, il vaccino continua a funzionare. Il virus muterà ancora e avremo altre varianti. I primi dati della variante Omicron sembrano dire che la letalità è minore rispetto alla variante Delta. Detto questo non vuol dire che non bisogna vaccinarsi.
La situazione qui al San Martino per fortuna è buona nel senso che abbiamo alcuni casi gravi di persone non vaccinate che hanno situazioni molto impegnative. Però abbiamo moltissime persone che non hanno il covid. Molti pazienti che entrano in ospedale per un'altra ragione e risultano positivi quindi fondamentalmente non hanno una patologia Covid ma hanno un altro problema e allo stesso tempo hanno la positività al tampone.
Nella prima ondata 50 pazienti covid significava 50 persone con la polmonite che stavano male. Oggi su 50 pazienti positivi 30 non hanno sintomi Covid. Nella lettura dei dati oggi quindi dovremmo scremare tutti quelli che hanno un tampone positivo e sono asintomatici e considerare covid unicamente quelli che hanno la polmonite.
Il 75 - 80% dei pazienti in terapia intensiva sono non vaccinati e sono quelli che stanno male per il covid poi c’è un 20% che sono in rianimazione per altri problemi come, ad esempio, un problema cardiaco".
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