Enrico Letta a Telenord: "Bucci avvantaggiato da investimenti nazionali, per noi è come giocare in trasferta"
di Redazione
E sulle possibili divergenze nella coalizione di centrosinistra attacca: "Nelle maggioranze si discute, nella giunta Toti se le danno di santa ragione"
Enrico Letta, segretario del Partito Democratico, in esclusiva a Primopiano: “Genova è un caso molto particolare. Siamo riusciti a metterci tutti insieme questo è un fatto positivo. Così come stiamo lavorando bene nel resto della Liguria. Ora sono a Chiavari, poi La Spezia. E' evidente che Genova è un test molto difficile. Perché il sindaco Bucci ha avuto dalla sua tutto l'investimento nazionale che in questi 5 anni c'è stato e questo è un vantaggio molto particolare. Per questo è un test importante per noi per lo stato di salute del centrosinistra. Ma ovviamente giochiamo in trasferta”.
“Con i Cinque Stelle abbiamo governato a livello nazionale: il Governo Conte 2. E' stato un Governo importante che ha dimostrato unità ed è riuscito a fare uscire il paese dalla pandemia. Ci sono delle discussioni su alcune questioni. Ma quella del termovalorizzatore di Roma è una questione di Roma. Lo dico perché non è che noi siamo per i termovalorizzatori. I termovalorizzatori sono il passato, tanto che oggi al Parlamento Europeo si vota per il grande pacchetto per il clima. E su questo pacchetto il centrosinistra e il fronte progressista è tutto unito a favore di Strasburgo. E' la destra che è contraria che ha preso una posizione che è tutta per il nero, per il carbone. Le divisioni esistono nelle coalizioni, sì. La Liguria lo sa bene cosa vuol dire. La giunta Toti è una giunta dove (le persone) discutono, se le danno di santa ragione tra le diverse componenti, la destra, il centro. Il punto vero è essere in grado di assicurare che il governo Draghi riesca ad andare avanti bene, unito con il sostegno della maggioranza. Noi siamo impegnati fin dall'inizio a far sì che l'Italia sia in grado di dare il suo contributo perché sia arrivi alla pace. Ma con questa dirigenza russa di Putin, abbiamo ascoltato Medvedev, l'odio nei confronti dell'Europa e degli europei. Parole durissime noi a cui noi rispondiamo noi non odiamo i russi noi chiediamo ai russi di smettere di uccidere gli ucraini che è diverso, però tutto questo ha bisogno di un'Europa unita e questa Europa unita ha bisogna di un'Italia forte e unita. Per questo auspico che il 21 ci sia un voto largo di maggioranza in parlamento al senato 21 22 camera che consenta al governo di andare avanti e di farlo con un forte sostegno del parlamento”.
“La prima cosa è andare verso l'indipendenza energetica dell'Italia. Abbiamo fatto scelte nel passato che ci hanno reso troppo dipendenti dal gas e dal gas russo. Quindi bisogna sbloccare tutte le rinnovabili e diversificare come l'Italia ha già cominciato a fare il più rapidamente possibile con scelte europee con il tetto del prezzo. In secondo luogo dentro al pacchetto che viene votato oggi e che noi sosteniamo con grande forza, ci sono una serie di interventi che proteggeranno alcune specificità che riguardano alcuni comparti industriali del nostro Paese in modo tale che non ci sia un collasso che avrebbe effetti sociali assolutamente negativi. Questo elemento c'è ed è accettato. Terzo elemento all'interno di questo pacchetto per il clima c'è l'introduzione della carbon tax alle frontiere. Vuol dire che mentre noi riduciamo le emissioni rischiamo di avere cinesi e indiani che producono con le loro regole, hanno meno costi e ci fanno concorrenza: Mettendo questa carbon tax alle frontiere blocchiamo questa concorrenza sleale di cinesi, indiano e altri paesi del mondo. Questo pacchetto è ambizioso e avanzato ma anche equilibrato per non creare quel disagio sociale che porterebbe le persone a non sostenere questa strada verso il clima”.
“Si è fatta un po' di confusione tra salario minimo e reddito di cittadinanza. Sono due cose completamente differenti. Il reddito di cittadinanza va aggiustato rispetto all'esperienza avuta fino ad ora perché diventi quello che deve essere cioè un intervento per attutire le fasce di povertà. Non ha a che vedere con il lavoro. Il salario minimo è specificatamente orientato al lavoro. Ci sono una serie di lavori che non hanno una contrattazione specifica e che oggi vengono svolti con salari che sono da fame. Il salario minimo consentirà quei lavori di applicare l'art. 1 della nostra Costituzione”.
“Il primo punto è la casa. Noi dobbiamo mettere in campo politiche per dare la possibilità ai ragazzi di uscire di casa e di farlo non a 30 anni come oggi, ma a 24 anni come succede in Francia e Germania. Quindi, politiche abitative incentivanti per quelle persone. Secondo si esce di casa se si ha un lavoro. Se non si ha un lavoro si è sovvenzionati dai genitori. Quindi, bisogna che il primo lavoro non sia uno stage gratuito o tirocinio gratuito come accade in Italia. La nostra proposta è l'eliminazione la gratuità dei tirocini e stage e del fatto che il primo lavoro abbia una detassazione e un abbia surplus dal punto di vista salariale, che consenta quindi a ragazzi di avere una possibilità. L'altro grande tema è quello dell'educazione. La Liguria è terra di eccellenza, ma non riesce ad attrarre e gli studenti vanno via. Quindi, un grande investimento sull'educazione e formazione per dire ai giovani liguri che qui possono e riescono a costruire il loro futuro. Per me la questione dei giovani è la questione più importante per convincere anche i meno giovani a votare per noi. Questa grande città sta invecchiando e si sta impoverendo di persone. I pochi che ci sono non danno un futuro alla città. Questa è la nostra critica principale al sindaco Bucci a Genova: non è stato in grado di dare alcun messaggio di questo tema, di questo genere. La nostra campagna elettorale è tutta concentrata su questo”.
“Si dovranno fare ovviamente tutte le scelte necessarie con i dibattiti con i rapporti con il territorio. Ma è necessario potenziare le infrastrutture in Liguria, anche la Gronda. E' necessario farlo perché se non si fa attraverso scelte forti e chiare che riescano a rendere questa Regione una regione dalla quale si può venire e andare non nelle modalità in cui avviene oggi”.
Italia Viva ha detto a Genova scegliamo il sindaco Bucci e il centrodestra, a La Spezia corrono da soli, a Savona goverano con il Pd...
"Hanno fatto le loro scelte, noi facciamo le nostre"
“Le primarie sono la via maestra perché noi abbiamo un'idea della politica differente dalla destra, per noi sono i cittadini che scelgono. Nella destra si trovano in una stanza Salvini e Meloni, un tempo che con Berlusconi, ora soprattutto Salvini e Meloni e tra loro contrattano e decidono. Non è la modalità che mi piace io non ho mai nessun candidato da Roma. Non è Roma che decide ma sono i territori che scelgono e noi diamo il massimo sostegno”.
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