Foibe, Bucci: "Atti vandalici a Trieste infangano la memoria delle vittime e fomentano clima d'odio"

di Stefano Rissetto

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Tre scritte in lingua slava sono comparse stamani alla foiba di Basovizza dove era in programma una cerimonia

Foibe, Bucci: "Atti vandalici a Trieste infangano la memoria delle vittime e fomentano clima d'odio"

"Ferma condanna per l’atto di vandalismo che ha colpito la foiba di Basovizza. A poche ore dal Giorno del Ricordo, oltraggiare la memoria delle vittime delle foibe significa giustificare chi ha brutalmente ucciso uomini, donne e bambini solo perché italiani. Un gesto inaccettabile, che tenta di minare il dialogo tra popoli che vogliono costruire un futuro di pace". Così il presidente della Regione Liguria Marco Bucci commenta gli atti vandalici che hanno colpito la foiba di Basovizza a Trieste.
 

L'oltraggio - Tre scritte, in lingua slava, sono comparse infatti stamani alla foiba di Basovizza, una delle quali è "Trst je nas" (Trieste è nostra) e un'altra "Trieste è un pozzo", nei pressi della foibain italiano. Una di queste riporta, tradotta, la frase "Morte al fascismo libertà al popolo" ("Smrt Fasizmu Svoboda Norodom"). Segue anche un numero, "161".  Una squadra di operai ha provato a rimuovere la vernice rossa con l'idropulitrice. Oggi alla foiba di Basovizza e al Centro documentale è in visita una scolaresca della provincia di Catania. Presenti anche la sottosegretaria Frassinetti e l'assessore regionale del Friuli Venezia Giulia Fabio Scoccimarro.  La stessa Frassinetti condanna l'episodio: "La scorsa notte un vile atto di vandalismo ha colpito la Foiba di Basovizza, luogo simbolo della nostra memoria storica. Proprio nei giorni che precedono il 10 febbraio, Giorno del Ricordo, sono comparse scritte offensive in lingua slava, tracciate con vernice rossa. Un gesto inaccettabile, che offende il ricordo delle vittime e ostacola il cammino verso una memoria condivisa. È tempo di superare simboli divisivi e di promuovere una vera riconciliazione, fondata sulla verità e sul rispetto della storia. Oggi sarò a Basovizza con alcune scolaresche per spiegare a ragazze e ragazzi il significato di questa tragedia e quanto sia grave un gesto come questo, che uccide ancora una volta le tante vittime di una pagina così dolorosa della nostra storia".
 

Fontana - Per il presidente della Camera Lorenzo Fontana, "lo sfregio compiuto a Basovizza è un atto grave e intollerabile che offende profondamente la memoria storica del nostro Paese e, ancor più, le vittime delle foibe. Proprio nell'imminenza del Giorno del Ricordo, questo gesto è un oltraggio alla sofferenza di chi ha vissuto quel dramma. La memoria e il rispetto devono essere pilastri irrinunciabili del nostro vivere civile".
 

Fedriga - "Ogni anno, con l'avvicinarsi della ricorrenza, si presentano rigurgiti negazionisti che dobbiamo condannare con forza. Le istituzioni devono alzare una barriera di dignità, ricordando quella verità storica sui drammi - per troppi anni dimenticati - che i popoli di queste terre hanno vissuto". E' il commento del governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga.  "Condanno con fermezza il vile gesto delle scritte oltraggiose comparse oggi; un atto ignobile che offende la memoria delle vittime e ferisce l'intera comunità. La storia e il rispetto non si cancellano con l'odio. Il Friuli Venezia Giulia non tollera simili provocazioni", prosegue Fedriga  "Purtroppo - conclude - ci sono ancora studiosi o pseudostudiosi revisionisti, negazionisti, riduzionisti che non fanno un favore al ragionamento libero, minando continuamente la verità. Quando non c'è verità, non c'è libertà".

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