Forti di Genova, avanti col progetto cabinovia. E arriva un bus elettrico per collegarli al Righi
di Fabio Canessa
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Firmato accordo Comune-Mibact, parte la seconda fase del percorso di valorizzazione
Inizia a prendere forma l'idea di una cabinovia per collegare il fronte mare ai forti di Genova, con l'obiettivo dichiarato di renderli un'attrattiva turistica. Entro l'11 novembre sarà pronto il progetto preliminare dell'impianto che da Principe arriverà fino al forte Begato percorrendo la valle del Lagaccio. L'incarico è stato affidato a uno studio di progettazione milanese.
A indicare i tempi è il sindaco Marco Bucci, che a Palazzo Tursi ha sottoscritto con rappresentanti di Mibac e Agenzia del demanio l'accordo che dà il via alla seconda fase del percorso di valorizzazione. In questo modo, oltre ai forti Belvedere, Crocetta, Tenaglia, Begato, Sperone, Puin ed ex Torre Granara, passano dal demanio al Comune anche le mura secentesche, le mura di Malapaga, il forte di Santa Tecla e alcuni immobili del compendio di forte Tenaglia.
Il costo dell'opera è ancora da quantificare con precisione, ma secondo Bucci sarà inferiore ai 20 milioni: "Entro metà novembre avremo il progetto preliminare - ha spiegato il sindaco - poi faremo la gara per il project financing". Il progetto prevede una stazione nelle vicinanze di via Fanti d'Italia, di fronte alla stazione marittima, una fermata intermedia per servire i campi sportivi del Lagaccio e l'arrivo a ridosso di Forte Begato, il primo edificio che Tursi intende riqualificare. Una delle principali difficoltà progettuali sarà superare in altezza i condomini a monte dei binari di Principe.
Ma non è l'unica novità. Allo studio c'è anche un bus elettrico che renda accessibili il parco delle mura e i forti anche senza mezzi privati. Il percorso avrebbe inizio dalla stazione della funicolare del Righi, poi l'anello carrabile del Peralto e infine i piani di Fregoso dove effettua capolinea il bus 355 dell'Amt. "Al momento quella parte è completamente scoperta - nota Mario Baroni, consigliere delegato alla valorizzazione del patrimonio comunale - e secondo noi nel giro di qualche mese una navetta si potrebbe attivare".
Per quanto riguarda il resto, per ora le uniche risorse disponibili sono 1,6 milioni già individuati nel piano triennale: "La parte più grossa - continua Baroni - verrà usata per portare l'acqua potabile al forte Begato e per ripristinare il bastione. L'osservatorio del Righi ci regalerà un cannocchiale di 60 centimetri di diametro per vedere il panorama. Su Forte Santa Tecla bisogna ripristinare i servizi igienici, e sul forte Puin va messo a posto il terrazzo. Poi metteremo tutto a bando per chi vorrà valorizzarli: associazioni, imprese, privati". Qualcosa potrà essere venduto? "Assolutamente no, questi forti sono la nostra storia".
Fabio Canessa
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