Furto da 200mila Euro ai Principi Orsini, l'hotel Bristol si difende: "Non è stata colpa nostra"

di Emilie Lara Mougenot - Filippo Serio

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Parla il direttore del celebre albergo a 5 stelle: "Abbiamo comunque rimborsato il soggiorno e siamo molto dispiaciuti"

"Siamo veramente molto rammaricati per quello che è successo, per noi doveva solo essere un bel giorno di festa": lo dice a Telenord il direttore dell'hotel Bristol Giovanni Ferrando, due giorni dopo il clamoroso furto avvenuto di fronte al suo albergo. Una nobile coppia romana, i Principi Orsini, sono stati infatti derubati di un trolley che conteneva oggetti per 200 mila Euro di valore. 

Danno di immagine - "Il fatto è grave - spiega Ferrando - ma non è imputabile al nostro hotel: il trolley si trovava ancora nel bagagliaio della vettura dei Principi e il personale del Bristol non lo aveva ancora preso in carico; una persona è arrivata all'improvviso e, con destrezza, ha sottratto la valigia". Il direttore non conferma che il furto ai danni di Principi Orsini non sia un caso isolato: "Non ero presente al momento in cui gli Orsini hanno sporto denuncia e non so se i carabinieri abbiano effettivamente detto che non si tratta della prima volta", dice Ferrando. Noi lavoriamo ogni giorno per garantire il migliore servizio possibile e spero che gli ospiti, che sono la nostra risorsa più importante, riconoscano i nostri sforzi". 

Nessun provvedimento - "A noi non piace mai parlare di licenziamenti - dice il direttore - e in ogni caso non credo che in questa circostanza sia necessario prendere alcun provvedimento disciplinare nei confronti di nessuno: sia in coscienza che sul piano professionale riteniamo di non avere sbagliato nulla nel nostro approccio con i Principi che sono stati nostri ospiti. Anche la gestione di eventuali scorte delle forze dell'ordine non dipende da noi: quando la Prefettura o la Questura ritengono che ci sia la necessità di istituirla lo fanno e ce lo comunicano ma le scelte di questo genere ovviamente non dipendono da noi". 

Soggiorno rimborsato - "I Principi si sono mostrati molto comprensivi - ha detto Ferrando - ovviamente dopo i primi momenti in cui ha prevalso la frustrazione per avere subito un furto: sono persone di altissimo livello che girano il mondo e sanno che quello che è successo non è legato alla nostra città. Noi comunque, come semplice beau geste perché sappiamo benissimo che per i Principi cambia ben poco, abbiamo deciso di rimborsare interamente il costo del loro soggiorno presso di noi: è una cosa che un albergo del nostro tipo, in casi come questo, si sente in dovere di fare". 

Non è un problema genovese - "Il nostro gruppo gestisce hotel anche in altre città - conclude Ferrando - e quello della microcriminalità non è un problema specifico di Genova e, se devo dire, nemmeno legato agli hotel ma è purtroppo una piaga più generale".