Genoa, disordini prima della partita di Terni: sei ultras avranno l'obbligo di dimora e permanenza domiciliare durante le gare dei rossoblù
di Redazione
Fuori al Liberati scoppiarono alcuni scontri: per sei tifosi arrivano misure cautelari. Fra loro anche alcuni già stati sottoposti a Daspo
Obbligo di dimora e di permanenza domiciliare in occasione delle partite del Genoa: questa la misura applicata dal gip presso il tribunale di Terni a sei ultras liguri, in seguito ai disordini scoppiati prima della partita di calcio di serie B fra Ternana e Genoa, disputata lo scorso 22 ottobre allo stadio "Liberati" di Terni. Lo riferisce la procura della Repubblica di Terni con una nota. Le indagini sono state condotte dalla Digos della questura di Terni con la collaborazione della Digos di Genova e il coordinamento della procura di Terni. I sei ultras - di età compresa fra 23 e 54 anni, alcuni dei quali con precedenti specifici - sono accusati a vario titolo di lancio di oggetti contundenti e fumogeni, porto d'armi improprie, violenze e minacce a pubblico ufficiale.
"Nel corso delle operazioni - spiega la procura di Terni - sono state eseguite anche nove perquisizioni personali e domiciliari, nei confronti dei sei tifosi e di altre persone sottoposte ad indagini". Perquisizioni che hanno consentito di sequestrare "numerosi capi di abbigliamento utilizzati dagli indagati il giorno dell'incontro di calcio, tra cui un casco e felpe con cappuccio, indossati per il travisamento". In merito ai disordini messi in atto dai tifosi genoani prima di entrare allo stadio, a ridosso della curva nord dello stadio di Terni, "l'attività investigativa - spiegano gli inquirenti - si è incentrata sull'approfondita analisi dei filmati registrati dalla polizia scientifica di Terni. Analisi che ha consentito di ricostruire molte delle azioni violente eseguite in quella sede e di identificarne i presunti autori, oggi destinatari dell'ordinanza cautelare".
Fra loro c'è chi è stato già colpito dal Daspo emesso dal questore di Terni. "In particolare - conclude la procura di Terni - cogliendo i momenti salienti di alcune delle fasi più tese dei disordini avvenuti e confrontandoli tra di loro, si è riusciti, con un'attività molto articolata, a ricostruire le verosimili singole responsabilità". Le indagini proseguono per identificare altri eventuali responsabili dei fatti.
(foto Pescatore/Tucci)
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