Genoa in crisi, avanti con Gila: “Sono deluso, ci manca qualità, ma nessun alibi”
di Giovanni Porcella
Il tecnico avanti con la forza del gruppo: "C'è amarezza, ma siamo uniti e dobbiamo fare di più"
Dopo i ko con la Samp in Coppa Italia e con la Juve ecco il disastro con l’Atalanta che passeggia sul Grifone con un 1-5 mortificante. I tifosi sono perplessi e criticano tutti compreso il tecnico Gilardino che si è detto “arrabbiato e deluso per la resa della squadra”. Gila e’ l’unica risorsa di una società che innanzitutto ha molte difficoltà da superare ad essere buoni.
Sosta per recuperare - Per questo Il tecnico di Biella andrà avanti con la forza del gruppo. La sosta pero’ dovrà portare qualche recupero tra Badelj, Messias e Frendrup, senza dimenticare l’ultimo infortunio di Bani. Per affrontare in casa il Bologna nel match che verrà serviranno anche i lungodegenti oltre ad un Malagoni rientrato in rosa. Si ricomincia dai recuperabili perché la “manita” subita dall’Atalanta ha fatto capire le profonde lacune tecniche di questo Genoa. E Gila per la prima volta ha parlato dei giocatori che non ci sono più senza peraltro farne un paravento di un crollo verticale dei rossoblu: “Siamo uniti e io lo penso e lo credo, sono convinto di questo. C'è amarezza ed è naturale per questo momento, molto probabilmente inaspettato a livello mentale dopo la scorsa stagione. Ma siamo cambiati in modo notevole. Non è un alibi, ma è la realtà che giocatori di qualità mancano e quando poi vai sotto 2-0 diventiamo fragili. Ma questo non deve essere un alibi perché la resa non deve mai esserci. Dobbiamo comunque fare di più”.
Salvezza a tutti i costi - Mentre il pubblico e qualche giornale parla di classifica drammatica, invece proprio la classifica dice che il Genoa è nel mucchio tra Monza e Verona con Lecce, Venezia e Cagliari, senza dimenticare il Parma che è pure nel calderone. Empoli e Como sono un pochino più su. La classifica quindi deve dare la forza a tutti, pubblico compreso, perché c’è da lottare. Ormai tutti hanno capito che serve una salvezza anche all’ultima giornata. Poi si vedrà a gennaio col mercato, tra mille chiacchiere se arriveranno dei giocatori per Gila che resta al suo posto con coraggio fin dall’inizio quando era ad interim. Un briciolo di fiducia lo merita. Dopo la sosta ci sarà il Bologna e al Ferraris quello dovrà essere un passaggio importantissimo con la speranza di avere qualche scelta in più che non sia il baby Ekhator che a Bergamo ha comunque acceso una flebile fiammella sul Genoa col gol della bandiera.
L'amarezza del mister - E Gila ricorda che il campionato è solo all’inizio: “La squadra, in questo momento, quello che può dare è questo. Stiamo dando il massimo e so che è pochissimo ma è il massimo che possiamo dare. Nel dare poco, però, ci sono atteggiamenti, disattenzioni, errori singoli e di squadra che dobbiamo evitare. Questa è la chiave. Se sento il sostegno della società e c’è compattezza? Lo dovreste chiedere alla società. Io penso a lavorare. Il Presidente Zangrillo ha detto cose belle nei miei confronti qualche giorno fa. Io sono deluso, amareggiato, carico, ma nel contempo voglioso di uscire assieme ai ragazzi da questa situazione”.
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