Genoa, Zangrillo: "Una serata magica: il cuore dice che ce la dobbiamo fare"
di Marco Innocenti
Proprio nell'anniversario della mitica vittoria di Anfield: "Stasera un'emozione che non avevo provato nemmeno 30 anni fa"
Cerca di trattenere la soddisfazione, il presidente del Genoa Alberto Zangrillo, ma è abbastanza evidente che non sta nella pelle per una vittoria che mancava da troppo tempo in casa rossoblu. "Una serata magica - commenta Zangrillo - Una vittoria fondamentale, che volevamo e che aspettavamo da troppo tempo. Anche il non vincere da così tanto tempo ma restare attaccati a giocarsela, è davvero bellissimo. Un mese fa non ragionavamo in questi termini. Trent'anni fa la vittoria di Anfield ma devo dire che le emozioni che ho provato questa sera, non le avevo provate nemmeno quel giorno".
Difficile, in una serata praticamente perfetta, trovare il migliore: "Il nostro top player sono tutti i ragazzi, che sono straordinari - dice Zangrillo - Un gruppo coeso che si è ritrovato, poi è il pubblico. Blessin è fantastico. Aver subito solo 2 goal nelle ultime 9 gare è rilevante e poi c'è questo pubblico fantastico che ci segue e ci stimola, che ci carica di responsabilità ed è unico. Oggi abbiamo vissuto un contesto unico in una situazione che si era fatta difficile".
E ora la salvezza non è più un miraggio lontano: "Il cuore dice che ce la dobbiamo fare perché abbiamo troppe responsabilitò - aggiunge il numero uno rossoblu - Nei confronti dei giocatori stessi, prima di tutto, che hanno sofferto per primi ma sono un gruppo per bene che ha trovato un equilibrio fantastico. C'è un allenatore che fa da guida, un direttore sportivo che ha trovato un equilibrio fantastico. Poi ci sono persone come Marco Rossi che è vicino alla squadra e fa da unione. Poi c'è il pubblico fantastico e la società, con Wander che sarà felicissimo a Miami e Blazquez che segue accanto a me ogni passo di questa splendida cavalcata".
Inutile negare però che in questo quadro, il vero protagonista della svolta è il tecnico Blessin: "La scelta di Blessin, devo confessarlo, io l'ho piacevolmente constatata. E' una scelta che è stata fatta dal direttore sportivo Spors, che è più competente di me. Deriva da una scuola di scuoting che sta iniziando a fare la differenza. Ci ha sorpreso per la sua grande tenacia, non molla mai, carica i ragazzi ma è sempre calmo e li carica in modo costruttivo. Sta dimostrando con i risultati di avere scelto la strada giusta. Ricordiamoci anche che è un marziano che ci siamo trovati sul pianeta Terra, calato di colpo nel campionato più difficile d'Europa".
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