Genova, 25 aprile: la protesta di Crucioli accende gli animi in piazza Matteotti
di Redazione
Fischi e contestazioni al discorso di Toti, uno striscione: "La Genova che resiste non fomenta la guerra". Vani i tentativi di alcuni esponenti della sinistra di calmare le acque
Genova. La celebrazione del 25 aprile in piazza Matteotti è stata "movimentata" da un rumoroso gruppo di sostenitori del candidato sindaco Mattia Crucioli che ha protestato contro l'invio di armi in Ucraina.
Durante i discorsi delle autorità in piazza Matteotti, davanti ad alcune migliaia di persone, con molte bandiere e striscioni dell'Anpi, dell'Europa, della Cgil, il sindaco Marco Bucci e il governatore Giovanni Toti sono stati interrotti dai fischi e dalle urla di un numeroso gruppo di sostenitori del senatore Mattia Crucioli, candidato sindaco, che hanno protestato contro l'invio delle armi in Ucraina ed esposto uno striscione con scritto: "La Genova che resiste non fomenta la guerra".
Il gruppo era presente da tempo in piazza Matteotti e gran parte del corteo ha evitato di entrarvi probabilmente per non alimentare ulteriori tensioni.
La tensione fra i sostenitori di Mattia Crucioli e gli altri partecipanti alla manifestazione ha continuato a crescere con il passare dei minuti mentre le forse dell'ordine si limitavano a un discreto servizio d'ordine attorno al gruppetto. Al centro della discussione la diversa posizione rispetto alla guerra in Ucraina e soprattutto all'invio di armi al popolo ucraino che si sta difendendo dall'aggressione russa.
Diversi esponenti della sinistra hanno tentato di calmare le acque, ma la situazione non è tornata comunque alla normalità fino alla fine dell'orazione ufficiale di Giovanni Maria Flick che ha di fatto concluso la manifestazione
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