Genova, danneggiano l'auto della polizia e pubblicano le foto su Instagram: denunciati
di Alessandro Bacci
Gli agenti avevano fermato per l'identificazione cinque giovani in Salita Pollaiouli. Poco dopo si sono "vendicati" in piazza Matteotti
La Polizia di Stato di Genova ha denunciato 5 giovani, tre italiani e due stranieri, dai 17 ai 20 anni, per concorso in danneggiamento aggravato ed oltraggio ad un corpo politico, amministrativo o giudiziario. I poliziotti impegnati nella consueta vigilanza del Centro Storico, hanno parcheggiato ieri sera l’auto con icolori d’istituto nello spazio riservato in Piazza Matteotti, per poi iniziare il loro servizio.
Durante la notte, in Salita Pollaiuoli, hanno identificato 5 giovani per poi proseguire il loro percorso. Da un passaggio successivo in Piazza Matteotti si sono accorti che l’auto di servizio era priva del tergicristallo posteriore, trovato a terra. Il personale della Centrale Operativa, informato di quanto accaduto, ha visionato le registrazioni delle telecamere di videosorveglianza appurando che, dal momento in cui l’auto era stata parcheggiata fino al rilevamento del danno, era stata avvicinata esclusivamente da cinque soggetti che sono risultati essere quelli identificati poco prima dai poliziotti. Gli stessi salivano e scendevano diverse volte dal tettuccio del veicolo, scattando ripetutamente foto e video, per poi allontanarsi.
I 5 giovani sono stati rintracciati poco dopo dalla volante del Commissariato Centro in Viale Brigate Partigiane e, a richiesta di poter sbloccare i telefoni cellulari, tutti hanno acconsentito e hanno mostrato il contenuto della galleria. Nell’ apparecchio di uno di loro erano presenti le immagini del danneggiamento appena effettuato che erano state già postate su Instagram dal giovane.
Condividi:
Leggi anche...
Altre notizie
Mercoledì sera Benvenuti in Liguria fa tappa a Bormida, Osiglia e Rialto
25/11/2024
di Gilberto Volpara
Giornata contro la violenza sulle donne: eventi a Genova e in tutta Italia per ricordare e sensibilizzare
25/11/2024
di Matteo Cantile