Genova, droghe e giovani: firmato il protocollo per la prevenzione
di Redazione
Servizi sociali, scuole, sport, istituzioni, terzo settore: questi soggetti interessati nella creazione di una rete di prevenzione sull'uso di sostanze stupefacenti
Servizi sociali, scuole, sport, istituzioni, terzo settore: sono tutti i soggetti che a vario titolo saranno coinvolti nella creazione di una rete di prevenzione per i giovani sull'uso delle sostanze stupefacenti.
E' questo il senso del protocollo per la diffusione delle buone pratiche e il rafforzamento dell'interscambio informativo in materia di prevenzione precoce dell'uso di sostanze stupefacenti firmato nel pomeriggio tra Comune di Genova, presidenza del Consiglio dei Ministri - dipartimento per le Politiche antidroga, Autorità garante per l'Infanzia e l'adolescenza, Regione Liguria, tribunale per i minorenni Genova, procura della Repubblica presso il tribunale per i minorenni Genova e prefettura.
Alla firma la ministro per le Politiche giovanili Fabiana Dadone e per le amministrazioni locali il sindaco Marco Bucci e gli assessori alle Politiche giovanili Barbara Grosso e agli Affari legali Lorenza Rosso e per la Regione Liguria il presidente Giovanni Toti e l'assessore alla Formazione Ilaria Cavo.
"Questo protocollo è voluto come atto concreto in seguito a quanto emerso in sede di conferenza nazionale sulle dipendenze, qui a Genova a novembre - afferma la ministro Dadone - era stata fatta presente questa buona prassi di interscambio informativo a tutela dei minori che prevede un sistema di aggancio e di intervento preventivo, penso che sia un primo atto importante accanto ai tavoli che stiamo portando avanti a Roma".
Il protocollo è basato su una logica proattiva. "Si tratta di dare stimoli e obbiettivi ai giovani in modo da tenerli distanti da determinate tentazioni, coinvolgendo scuole, famiglie, reti di amicizie, associazioni di volontariato, oggi noi possiamo dire che la collaborazione tra ministero e territorio si traduce in un grande risultato - ha detto il sindaco di Genova Marco Bucci - risultato che non riguarderà solo la città di Genova perché questo protocollo potrà essere replicato anche in altre città italiane ed europee, è un qualcosa di cui siamo contenti ed è un esempio di come le città possono collaborare con i ministeri".
Alla firma anche il governatore Toti: "Dopo la conferenza sulle dipendenze che si è svolta a palazzo Ducale oggi c'è un nuovo momento di confronto tra le istituzioni, il territorio e il ministero delle Politiche giovanili - osserva il presidente della Regione Liguria - il protocollo riguarda le dipendenze ma in senso più ampio la presa in carico delle fragilità, con la collaborazione della nostra struttura di sanità Alisa, i servizi sociali del Comune e l'indirizzo del ministero verso un tema contiguo, il recupero di giovani che evidentemente in un momento di disagio prendono strade che vanno ricondotte verso una socialità diversa".
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