Genova, estate a due velocità per la ristorazione : calo al porto antico, crescita nel centro storico
di Redazione
Campagne social mirate, offerte speciali e la creazione di eventi a cadenza settimanale, come serate tematiche o degustazioni, sono stati strumenti chiave per cercare di arginare il calo dell’affluenza
L'estate 2024 ha tracciato una linea di demarcazione netta tra le diverse aree di Genova, evidenziando come il contesto urbano possa influire in maniera significativa sui risultati delle attività di ristorazione. Se da un lato, nella zona del Porto Antico, i ristoratori lamentano un calo dal 2% al 10% nei guadagni, rispetto all'anno precedente, dall'altro, nelle vie principali del centro storico, molti commercianti hanno osservato un incremento nella clientela.
Il Porto Antico, tradizionalmente una delle mete più frequentate dai turisti, ha subito un calo evidente dovuto principalmente a due fattori: l'aumento dei prezzi e l’eccessivo caldo che ha caratterizzato questa estate. "Abbiamo visto meno turisti rispetto agli altri anni, e quelli che ci sono stati erano meno propensi a spendere, probabilmente a causa dell’inflazione", spiega Antonio D'Alessandro, titolare di un ristorante con vista mare. "Il caldo opprimente ha fatto il resto, scoraggiando le persone dall’uscire e godersi la città."
In risposta a queste sfide, molti gestori hanno deciso di puntare sulla qualità dell’offerta e sull’adozione di strategie comunicative e pubblicitarie per attirare i clienti. Campagne social mirate, offerte speciali e la creazione di eventi a cadenza settimanale, come serate tematiche o degustazioni, sono stati strumenti chiave per cercare di arginare il calo dell’affluenza. "Abbiamo investito molto nella comunicazione, cercando di farci trovare pronti e di proporre qualcosa di unico", racconta Salvatore Battaglia. "Ma nonostante gli sforzi, il risultato è stato inferiore alle aspettative."
Situazione diversa, invece, nelle vie principali del centro storico, dove il bilancio estivo è stato positivo. Alcuni commercianti hanno registrato un aumento della clientela, soprattutto grazie all'afflusso di residenti e di turisti che hanno preferito l’ombra e l’atmosfera fresca delle stradine antiche. "Abbiamo visto più movimento rispetto agli anni scorsi", conferma Mariano Sansone, proprietaria di un bar. "Le nostre iniziative settimanali, come le serate con musica dal vivo e i menu speciali, hanno attratto molti clienti. È stato fondamentale offrire sempre qualcosa di nuovo e coinvolgente."
Questo divario tra le due aree della città evidenzia l'importanza dell’ubicazione, ma anche di una risposta adeguata alle esigenze del momento. Mentre alcuni ristoratori hanno faticato a mantenere il passo a causa di condizioni esterne avverse, altri sono riusciti a cogliere l’opportunità di un pubblico più ricettivo, sfruttando al massimo la capacità di adattamento e l’innovazione.
In definitiva, l’estate 2024 ha lasciato un bilancio complesso e sfaccettato per la ristorazione genovese. Se il Porto Antico guarda con un velo di preoccupazione alla prossima stagione, il centro storico può invece contare su un trend maggiormente positivo che, se ben gestito, potrebbe portare a risultati ancora più soddisfacenti. La sfida, ora, sarà quella di trovare un equilibrio tra qualità, innovazione e capacità di adattamento, per fare in modo che tutta la città possa trarre beneficio dal turismo e dalla vivacità culturale che caratterizza Genova.
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