Genova, lavoratori servizi educativi, presidio a Tursi:"11mila ore di straordinario in sei mesi, servono assunzioni"
di Emilie Lara Mougenot
Fp Cgil denuncia carenze di personale e materiali nei servizi educativi del Comune di Genova
I lavoratori dei servizi educativi per l’infanzia del Comune di Genova, supportati dalla Funzione Pubblica Cgil, hanno manifestato davanti a Palazzo Tursi per denunciare la carenza di organico e materiali essenziali. Cartelli come “Mancano guanti e pannolini” e “Pedagogia o Economia” hanno dato voce al malcontento di educatori e insegnanti, che chiedono condizioni di lavoro dignitose e risorse adeguate per garantire il servizio ai bambini da zero a sei anni.
La Fp Cgil, in rappresentanza del personale, denuncia l’assenza della politica ai tavoli di confronto e avverte: “Senza risposte concrete, lo stato di agitazione resta e si valuterà lo sciopero".
Carenze di personale – Il sindacato segnala una mancanza di personale a tempo determinato, fondamentale per coprire assenze lunghe, maternità e permessi previsti dalla legge 104. Il sindacato ha sottolineato il peso delle ore di straordinario, arrivate a 11.000 solo nel primo semestre 2023, per coprire carenze strutturali di personale. “Non si può continuare a tamponare con ore extra e turni improvvisi - dichiara Paola Notari - responsabile della funzione pubblica per la CGIL al comune di Genova- "serve un piano serio di assunzioni.”
Dignità sul lavoro – La Fp Cgil chiede di interrompere l’uso frequente di ordini di servizio e di ridurre i cambi turno non pianificati, che incidono negativamente sulla qualità del lavoro. “L’amministrazione si sforza, ma è evidente che non basta. Vogliamo garanzie concrete" continua Notari.
Inclusività a rischio – Un punto critico riguarda l’assenza di un organico potenziato nelle strutture con alta incidenza di bambini con disabilità, certificati o in attesa di certificazione. Fp Cgil chiede una maggiore attenzione alle necessità di inclusività e supporto specialistico per questi bambini, con un minimo di due funzionari per ambito e una copertura adeguata dei profili amministrativi.
Mancanza di materiali – Il presidio ha portato alla luce anche problemi di approvvigionamento: secondo le lavoratrici, nei servizi educativi mancano spesso materiali di prima necessità come guanti e pannolini, rendendo difficile la gestione quotidiana delle attività.
Disagi per le famiglie – La situazione influisce anche sulle famiglie, che spesso devono affrontare disservizi. “Il disagio non è creato dai lavoratori, ma da chi non investe nel servizio pubblico" conclude Luca Infantino, segretario generale della FP CGIL Genova.
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