Genova, metalmeccanici in sciopero per il mancato rinnovo del contratto nazionale: “Stipendi bloccati da anni, erosi dall’inflazione”

di Riccardo Olivieri

Il corteo è partito dalla stazione di Principe attorno alle 9.30, poi Corvetto, largo XII ottobre e presidio sotto la sede di Confindustria

Aumento degli stipendi, “bloccati da anni ed erosi dall’inflazione”, ma anche una riduzione delle ore di lavoro e più sicurezza: è questo che chiedono i metalmeccanici che oggi scioperano in tutta Italia.

Manifestazione - A Genova Fim Cisl e Fiom Cgil hanno organizzato un corteo, partito dalla stazione di Principe alle 9.30 e diretto alla sede di Confindustria in via XX Settembre, dove sarà presente anche una rappresentanza di Uilm.

Il contratto nazionale è scaduto a giugno 2024 ma Federmeccanica e Assistal, i rami di Confindustria che rappresentano le aziende del settore, “non hanno volontà di trattare - spiega Stefano Bonazzi della Cgil -. Hanno presentato delle proposte che vanno in totale controtendenza alle nostre, dove il contratto non è citato e non è accettabile”.  

“Vogliamo il contratto e le palanche” ma non solo - Dal corteo partono cori eloquenti: “Vogliamo il contratto e le palanche” ma anche “Confindustria pagaci il contratto” e “senza il contratto c’è l’agitazione”. Luca Pasquetti di Fim Cisl spiega che “il nostro simbolo della Margherita rappresenta le otto ore lavorative, ogni petalo è un’ora è quello che vola via è l’ora che vogliamo venga ridotta”.

Viabilità - Diverse le segnalazioni di disagio da parte dei cittadini che dovevano spostarsi nella zona del centro e edlla stazione Brignole. In diverse parti della città traffico bloccato per consentire il passaggio del corteo. 

Protesta - Durante la manifestazione e il presidio, sono state lanciate uova contro la sede di Confindustria Genova, in via San Vincenzo

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