Giugiaro via da Genova, firmato l'accordo: si salva la metà dei dipendenti
di Fabio Canessa
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Sei lavoratori resteranno in un ufficio decentrato, la Fim: "Poteva andare meglio"

Si è chiusa con 15 licenziamenti totali la vertenza Giugiaro, l'azienda specializzata in serramenti e vetrate che a febbraio ha annunciato la chiusura della sede in Lungotorrente Secca a Genova dopo averne aperto un'altra vicino a Verona. L'accordo è stato firmato in mattinata dall'amministratore delegato Alberto Fumagalli, dai sindacati e dai rappresentanti di Comune e Regione. Per i lavoratori in esubero non ci sarà alcun ammortizzatore sociale, solo la normale indennità di disoccupazione.
"Non si può dire che sia andata bene. Il danno è stato dimezzato, ma avremmo voluto che fossero tutti ricollocati. L'azienda ha gestito molto male la partita", è il commento a caldo di Alessandro Tanda, delegato della Fim Cisl. La ditta contava in tutto 32 lavoratori. Esclusi i 15 licenziati, 3 hanno un contratto a tempo determinato che si avvia alla scadenza, 2 sono vicini alla pensione, 6 rimarranno a Genova in un ufficio di ricerca e sviluppo, gli altri lavoravano già in trasferta e quindi non saranno toccati dalla procedura collettiva.
Di recente i lavoratori in sciopero avevano bloccato i camion inviati per portare via i macchinari. Protesta che non ha sortito gli effetti sperati. "Da tempo l'azienda lamentava difficoltà dovute anche alla posizione dello stabilimento - riferisce Tanda - ma ha rifiutato di considerare una possibile sede alternativa. Bucci e Vinacci hanno fatto il possibile, ma non capiamo perché i vertici hanno sempre detto ai lavoratori di stare tranquilli".
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