Inchiesta Toti: per voto scambio acquisiti atti inchiesta Caltanissetta
di Redazione
Da analisi telefono Cozzani primi elementi utili da approfondire
Prosegue il lavoro degli investigatori per la tranche di inchiesta sul voto di scambio, che a maggio aveva coinvolto Giovanni Toti, il suo allora capo di Gabinetto Matteo Cozzani (nella foto), i fratelli Arturo e Italo Testa e altre persone, ritenute legate a clan di Cosa Nostra. La guardia di finanza ha acquisito gli atti dell'inchiesta "De Reditu" della procura di Caltanissetta che nel 2022 aveva portato a 15 condanne definitive. Una indagine che ha fatto luce su attività illecite commesse dagli appartenenti alla famiglia mafiosa riesina del clan Cammarata.
Primi elementi utili, sempre sul voto di scambio, starebbero arrivando dall'analisi del telefono e dei devices di Cozzani. Elementi che poi le fiamme gialle dovranno sviluppare e approfondire. Per questo filone di indagine, che potrebbe essere chiuso entro fine anno, Cozzani è accusato di corruzione elettorale con l'aggravante di aver agevolato la criminalità organizzata per il presunto voto di scambio con i 'riesini' ai quali avrebbe promesso posti di lavoro in cambio di voti ad alcuni candidati della lista Toti.
Per gli inquirenti i due gemelli sarebbero stati i referenti di un clan mafioso e avrebbero convinto la comunità riesina a votare il partito di Toti e i suoi candidati (tra cui Ilaria Cavo) in cambio di posti di lavoro. La stessa Cavo aveva preso le distanze dai fratelli. Ne aveva anche parlato con Toti, aveva spiegato ai pm la deputata di Noi Moderati, avvisandolo che i due non le piacevano.
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