Intervista al presidente Toti: "Disponibile al terzo mandato. Europee? Votiamo per i liguri nella coalizione di centrodestra"

di Carlotta Nicoletti

6 min, 57 sec

Toti: "Stiamo per approvare una legge che prevede l'elezione diretta del primo ministro senza nessun limite di mandato e questo stona con il limite di due mandati per governatori e sindaci"

Intervista al presidente Toti: "Disponibile al terzo mandato. Europee? Votiamo per i liguri nella coalizione di centrodestra"

Il presidente della regione Liguria Giovanni Toti intervistato dal direttore di Telenord, Giampiero Timossi ha affrontato alcuni degli argomenti più discussi del momento in un'intervista su Primo Piano. Si è parlato delle elezioni regionali, dell'ipotesi sul terzo mandato, delle europee, del caso Vaccarezza e anche delle mire del presidente della regione Piemonte sul porto di Genova. 

Terzo mandato: "Piena disponibilità a dare il mio contributo"

Uno dei temi al centro della politica in questo periodo è la questione del terzo mandato per le elezioni regionali, Giorgia Meloni non ha ancora deciso se approvare la legge sul terzo mandato, in passato si era dimostrata contraria. Intanto Toti come anche il governatore della Campania, Vincenzo De Luca e altri nella stessa situazione ribadiscono che sono i cittadini a dover decidere. Le parole di Toti sulle regionali: "Mancano circa due anni al voto, abbiamo molte cose da fare in questa legislatura, molte politiche importanti già a partire delle prossime settimane. Non credo sia utile a nessuno cominciare una campagna elettorale due anni prima, in un paese che già di per se vive un'ipertrofia delle campagne elettorali quasi costantemente presenti nella nostra vita. Ho detto che alle europee il mio appoggio al centrodestra a questa coalizione di governo non mancherà e ho detto che i prossimi 5 anni saranno importanti per le opere che ci sono in essere come il terzo valico e la diga e che serve continuità e ho detto anche che dove servirà il mio contributo non mancherà e poi sarà anche giusto sospendere il dibattito complicato ora e riprenderlo nel momento opportuno, ossia quando si saranno celebrate le tornate elettorali di primavera con le amministrative e con le europee e poi quando la data del voto, che non sarà prima di ottobre 2025, sarà più vicina e quindi avremo anche più chiari i nostri avversari e di come saranno le situazioni nel nostro paese.  

Limite di mandato per comuni e regioni: "Che siano governatori e sindaci ad avere un limite di due mandati stona con il principio del paese"

Riguardo all'eventuale quarto mandato in Veneto, che potrebbe trascinare il dibattito in Liguria, il presidente ha detto : "Credo sia uno squilibrio costringere i governatori e anche i sindaci ad un limite di due mandati, in un paese dove la longevità politica è stata la cifra di due repubbliche, la prima e la seconda dove non c'è alcun limite alla nomina dei parlamentari, perché tali sono con le ultime leggi italiane, dove ministri sono stati lì per decenni. Stiamo per approvare due leggi, una che prevede l'elezione diretta del primo ministro senza nessun limite di mandato, quindi un presidente del consiglio potrebbe stare in carica per 50 anni e dall'altra parte una legge sulle autonomie che dovrebbe dare maggiore potere di autoregolarsi ai territori. Che siano governatori e sindaci ad avere un limite di due mandati stona, è incoerente con il principio del paese. Dopodiché la Liguria non è interessata direttamente nella prossima tornata elettorale a questo dibattito". 

Voto regionali?: "Dilemma tra dicembre 2025 o primavera del 2026" 

"Se limite di due mandati sarà, coinciderà con la data del 2030 non 2025. Se il parlamento avesse buon senso dovrebbe mettere mano anche su questo. La data delle regionali potrebbe essere tra il 15 di ottobre e il 15 di dicembre del 2025 a meno che il governo, per varie situazioni come il pnrr da portare a termine nella primavera del 2026 che allora potrebbe spostare la data alla primavera del 2026 prolungando la legislatura". Si parla di un'aspirazione di Fratelli d'Italia, partito del presidente del consiglio, di avere un governatore del centrodestra per la Liguria e su questo il governatore si è espresso in questo modo: "E' una aspirazione ragionevole, però io credo si debba maneggiare con cautela la conta dei voti rispetto al successo nei singoli territori. Il voto politico non è uguale al voto amministrativo. E' giusto che gli elettori scelgano. Scegliere il vincolo dei due mandati che ricalchi il voto nazionale è politicamente ingiusto e rischioso. In Liguria senza un'area civica che varia tra il 20 e 30% non vincerebbe ne il centrodestra ne il centrosinistra. 

Preferenza alle europee?: "Tutti gli amici del centrodestra, con un'attenzione ai candidati liguri"

Per quanto riguarda le europee Toti ha detto: "Verranno appoggiati i candidati di centrodestra, tutti i partiti amici quindi Lega, Fdl e Forza Italia". Qualche giorno fa aveva rilasciato la stessa dichiarazione, dicendo: "Sarà un voto nel centrodestra, nostri partner di governo in questa regione ormai da otto anni e immagino e spero anche per i prossimi anni a venire. Votate i candidati liguri".

Su Vaccarezza: "Mi auguro che non sia stata la questione del rigassificatore a Vado a spingerlo verso Forza Italia"

Un altro tema attuale è indubbiamente la rottura di Vaccarezza con la Lista Toti, un argomento che ha fatto discutere in questo ultimo periodo specialmente per le modalità in cui è avvenuto l'addio e per la scelta di Vaccarezza di proseguire il suo cammino politico in Forza Italia. Giovanni Toti: "Non cambieranno i rapporti con Forza Italia dopo questa decisione, se lui si sente a su agio in questo modo va bene, avrei voluto confrontarmi in modo più sereno con lui ma ci sarà tempo e modo di chiarirsi, rimane comunque un uomo di centrodestra". Il direttore di Telenord ha sollevato poi la questione del rigassificatore a Vado, come potenziale motivo della rottura e il presidente ha risposto: "Per quanto riguarda il rigassificatore mi auguro non sia stato quello a spingerlo perché altrimenti lì ci sarebbe un incrinatura politica, in quello in cui ha creduto lui per anni con me. Siamo stati la coalizione che cambiava questa regione spiegando ai cittadini il futuro e i sacrifici da fare per raggiungere gli obiettivi. Insieme abbiamo difeso scelte importanti su vari temi. Mi dispiacerebbe quindi trovarlo dalla parte di chi fa le catene umane in spiagge e poi fa la doccia con il gas garantito dal rigassificatore, mi lascerebbe perplesso". 


Il Piemonte e le mire sul porto: "La legge non lo permette, ma sono lusingato che la Liguria sia ambita da altre regioni"

In un'intervista al Corriere della Sera, il presidente della regione Piemonte Alberto Cirio ha avanzato delle mire sul porto di Genova a livello di rappresentanza all'interno della società del porto, visti gli ottimi rapporti che ci sono attualmente tra le due regioni e che Alessandria è di fatto il retroporto di Genova e Savona.  Tuttavia il presidente della regione Liguria Toti ha risposto che non è possibile a livello legislativo e inoltre, anche la Lombardia potrebbe entrare in campo in questo senso visti i rapporti che intercorrono anche con questa regione. "Noi abbiamo una cabina di regia con il Piemonte e Lombardia che da un indirizzo a quelle che sono le programmazioni logistiche. -dice Toti - Avremo interporti piemontesi al servizio del porto di Genova, Savona che saranno collegati con alta velocità. Al momento non si può, bisognerebbe fare un cambiamento legislativo, a cui io per altro ho sempre ambito e trasformare le autorità portuali o in società e aprire l'azionarato a chi vorrà entrarci e costruire percorsi diversi e cambiare la legge dei bord di adsp che decidono i consiglieri e direttori. Ma al momento non mi sembra il caso. Noi siamo aperti ad ogni collaborazione in ogni caso".
 
Il "paradosso" Biasotti, Toti: "Ci sarà l'appoggio del centrodestra ma quello che dice Sandro sulle cifre del voto è vero"

Il presidente della Regione Liguria ha anche commentato le parole del suo predecessore Sandro Biasotti che sul tema del terzo mandato a detto: "Se non ci fosse sostegno dai partiti di centrodestra alla terza candidatura Toti, consiglierei a lui di ricandidarsi visto l'appoggio che c'è". In risposta Toti: "Non credo ce ne sarà bisogno, però quello che sottolinea è vero, c'è un elettorato di centrosinistra che è del 30% circa e il centrodestra vale la stessa cifra e poi c'è chi sceglie liste civiche ispirate ad alleanze anche diverse. Il blocco che da anni regge la regione è un blocco di liste civiche di sinistra e di destra e questa sensibilità va tenuta in considerazione da parte dei partiti nella decisione".