Mancini: "Spero che riaprano il nostro mondo, darà una mano al paese"
di Maria Grazia Barile
"I casi di coronavirus nel nostro ambiente si contano facilmente"
"Io leggo e mi informo, prima di tutto viene la salute, ma mi risulta che il mondo dello sport non sia stato colpito dal coronavirus. I casi si contano facilmente, soprattutto ad alto livello. Non arrivo a 20 giocatori in Serie A, se escludiamo medici, accompagnatori e staff. E in serie B e in serie C, quanti casi sono stati denunciati? Se poi mi allargo all’attività mondiale, non mi sembra che i numeri aumentino, anzi. Secondo me lo sport di contatto non è pericoloso, almeno osservando i numeri". Lo dichiara Roberto Mancini in un'intervista al Corriere dello Sport.
Il commissario tecnico azzurro, ex attaccante della Sampdoria, ha aggiunto: "Spero che riaprano il nostro mondo. Non lo dico egoisticamente, per motivi di soldi o di interesse, io ormai gli Europei li giocherò tra un anno e dovrò ricominciare il lavoro di studio. Lo dico da semplice cittadino, lo sport ha un valore sociale, di aggregazione. Se riparte, darà una mano al Paese sotto il profilo psicologico. Le emozioni positive aiutano".
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