Liguria, opposizioni unite contro il piano scolastico della Regione: "Disastro annunciato, troppe lacune"
di Redazione
Lo denunciano i consiglieri regionali Gianni Pastorino (Linea Condivisa), Roberto Arboscello (Pd), Pippo Rossetti (Azione) e Fabio Tosi (M5s) in una nota congiunta
"Il piano di dimensionamento scolastico della Regione Liguria è la cronaca di un disastro annunciato, il piano previsto dall'assessore alla Scuola Simona Ferro ha enormi ed evidenti lacune". Lo denunciano i consiglieri regionali Gianni Pastorino (Linea Condivisa), Roberto Arboscello (Pd), Pippo Rossetti (Azione) e Fabio Tosi (M5s) in una nota congiunta.
"La Giunta Toti vuole ridurre a 12 le autonomie scolastiche in Liguria a fronte delle 16 previste dal Ministero dell'Istruzione. - rimarcano i consiglieri d'opposizione - Una decisione che arriva dopo un iter travagliato composto da una bocciatura del Ministero e la completa assenza di un dialogo con i territori coinvolti. Nessuno ci ha ascoltato e la Giunta Toti è voluta andare avanti andandosi a schiantare contro un muro dopo il parere contrario da parte dal Governo che, nonostante sia guidato dalla stessa parte politica che governa la Regione, ha sollevato l'inadeguatezza del piano. - segnalano - Durante la discussione del piano come consiglieri d'opposizione avevamo più volte richiesto che la circolare nazionale non fosse ottemperata da Regione Liguria in quanto i ridimensionamenti scolastici richiesti risultavano onerosi per famiglie, studenti, operatori scolastici e istituzioni locali e scolastiche. Ci siamo sentiti dire che non era possibile e che la Giunta aderiva a quanto richiesto dalla circolare ministeriale".
"L'assessore Ferro non ha preso in considerazioni le contraddizioni che si sono create nei diversi territori: - aggiungono - a Spezia è stato imposto il numero di dimensionamento scolastico, la Città metropolitana di Genova si è completamente disinteressata della questione, problemi di metodo e tempistiche si sono registrati sia a Savona che a Imperia. Insomma una figura imbarazzante nello spezzino che risulta il territorio più penalizzato e l'incapacità manifesta dell'assessore a dialogare con la Città metropolitana, forse per timore nei confronti del sindaco metropolitano".
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