Lo Spezia accende gli incubi del Torino: termina 0-0 in dieci contro undici
di Redazione
La follia di Vignali ha rischiato di compromettere la gara. Ai punti le Aquile meritavano la vittoria, Giampaolo a rischio
Ottantadue minuti in superiorità numerica, solo un tiro di Ansaldi che colpisce il palo allo scoccare del 90': il Toro fallisce anche contro lo Spezia, termina 0-0 e per i granata il girone di andata finirà senza una sola vittoria casalinga. Sarà una lunga notte per Marco Giampaolo, con il presidente del Toro, Urbano Cairo ,che ha cominciato le riflessioni sulla posizione dell'allenatore, mentre il mercato in entrata resta bloccato. I liguri festeggiano per un pareggio che sa di impresa, anche se ai punti avrebbero meritato di più: Sirigu ha fatto tre interventi importanti, Provedel nemmeno uno. Tornano i titolari dopo la coppa, Giampaolo riserva comunque qualche sorpresa: Buongiorno in difesa, confermato a discapito di Lyanco, e Murru sull'out mancino, preferito a Rodriguez. Davanti c'è Verdi insieme a Belotti, mentre Lukic e Linetty agiscono ai fianchi del regista Segre. Italiano non può puntare sul bomber Nzola, fermato da infortunio, e lo sostituisce con Piccoli, supportato da Farias e da Gyasi, cresciuto nel vivaio granata.
Già all'8' c'è l'episodio che dovrebbe spianare la strada al Toro: Vignali fa una follia, entrando in scivolata a gamba tesa su Murru nella metà campo granata, Fabbri ha bisogno di ricorrere al Var per trasformare il cartellino da giallo a rosso. Nonostante l'inferiorità numerica, lo Spezia si chiude bene e riparte in contropiede, fermato solo da due interventi in rapida successione di Sirigu su Gyasi e Piccoli al 35'. Verdi sbaglia ogni pallone che tocca, Belotti gioca da solo, in mezzo al campo manca la qualità: pur con un uomo in più, la squadra di Giampaolo non calcia mai in porta e non crea nulla.
All'intervallo, il tecnico studia il passaggio al 4-3-1-2 con Zaza per Izzo e Lyanco per Buongiorno, la prima occasione arriva dopo un'ora, con una conclusione di Verdi deviata in corner da un difensore. La squadra granata prova l'assalto finale che porta a un palo di Ansaldi e a un paio di mischie in area di rigore, ma è tutto inutile: il Grande Torino resta tabù per Giampaolo. E il tecnico rischia grosso, con Nicola, Longo e, sullo sfondo, Ventura: i possibili nomi per il ribaltone e per evitare la retrocessione.
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