Mancini si sfila dal progetto Sampdoria: "Non sono il consulente di Manfredi"
di Matteo Cantile
Il tecnico smentisce ogni incarico nel club blucerchiato, mentre Manfredi ne aveva annunciato il coinvolgimento informale nella nuova fase tecnica

Roberto Mancini ha smentito ufficialmente qualsiasi ruolo all’interno della Sampdoria, nonostante le dichiarazioni del presidente Matteo Manfredi che, appena poche ore prima, ne aveva annunciato il coinvolgimento nella nuova fase tecnica del club. Il tecnico lo ha fatto con un post pubblicato sul social X, in cui ha chiarito la sua posizione e ribadito il desiderio di tornare ad allenare.
Dichiarazioni – «Sono a smentire le informazioni emerse negli ultimi giorni di un mio ruolo di consulente, consigliere o head of performance della Sampdoria. Sono il primo tifoso e spero che possa risolvere i suoi problemi. Spero di poter tornare al più presto al mio lavoro di allenatore». Con queste parole, affidate a un messaggio pubblicato alle 22.05 sul proprio profilo ufficiale, Mancini ha preso le distanze da ogni coinvolgimento diretto con la società. Il post ha superato le 50mila visualizzazioni, generando reazioni contrastanti tra tifosi sampdoriani e sostenitori di altre squadre.
Contraddizioni – Le parole di Mancini si pongono in netto contrasto con quelle pronunciate ieri da Manfredi nel primo giorno di lavoro del nuovo staff tecnico guidato da Alberico "Chicco" Evani. «Roberto mi è stato vicino dall’inizio di questa avventura, quindi soprattutto nei momenti di difficoltà – aveva dichiarato il presidente ai microfoni di Sky Sport –. Non c’è stato bisogno di convincere nessuno. Roberto è al nostro fianco e sicuramente ci aiuterà assieme a tutto lo staff a risalire la china».
Ruoli – Il riferimento di Manfredi alla presenza "non formale" di Mancini alimenta la confusione. «Gli amici non devono essere sempre presenti ma sicuramente la presenza sarà assidua e si farà sentire. Quando arriverà? Ci stiamo ragionando in queste ore», aveva aggiunto. Un’impostazione che, almeno nelle intenzioni del club, sembrava dare per certo un coinvolgimento, seppur non ufficializzato da incarichi.
Legami – A rafforzare l’ambiguità della situazione c’è la composizione dello staff tecnico: da Evani a Lombardo, da Gregucci a Bertelli, tutti professionisti che hanno lavorato a lungo con Roberto Mancini. Senza dimenticare la figura del direttore sportivo Andrea Mancini, figlio dell’ex commissario tecnico della Nazionale, da ieri reinserito nel quadro dirigenziale della società blucerchiata.
Attesa – La presenza di Roberto Mancini era attesa oggi al centro sportivo di Bogliasco. Un’eventuale assenza aumenterebbe ulteriormente la delusione in un momento già delicatissimo per la Sampdoria, che sta affrontando una delle fasi più difficili dei suoi 79 anni di storia.
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