Moneta con fascio littorio il 25 aprile, Campanella (FdI) risponde ad Anpi: "Antifascista? Difficile definirsi su qualcosa che non c'è più"

di Roli

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Secondo l'ex capogruppo di Fratelli d'Italia in Comune a Genova "la costituzione italiana e la legge italiana hanno messo alla pari sia il fascismo che il comunismo", ma non è così

Moneta con fascio littorio il 25 aprile, Campanella (FdI) risponde ad Anpi: "Antifascista? Difficile definirsi su qualcosa che non c'è più"

La caccia al fascismo come quella ai dinosauri: così l'ex capogruppo di Fratelli d'Italia in Comune a Genova Alberto Campanella si giustifica dopo la pubblicazione di una storia il 25 aprile dove compariva una moneta da 100 lire con un fascio littorio, accompagnata dalla scritta "erano belle le lire". La pubblicazione aveva scatenato la polemica di Anpi, che aveva denunciato l'episodio liquidandolo con un laconico "agli stupidi non si risponde. Gli diano una telefonata – e lo dicano – gli esponenti politici della sua parte, perché la fiamma che si ritrova nel simbolo di Fratelli d’Italia non è certo quella che serve per accendere una grigliata di festa del 25 aprile, ma quella che arde sulla tomba di Mussolini" (leggi QUI la notizia completa).

Si stava meglio - "Mi spiace che qualcuno la possa vedere così - ha commentato Campanella -. Molti italiani potranno confermare che si stava meglio quando c'erano le lire. Ormai le ricostruzioni pretestuose non ci stupiscono più, abbiamo anche visto di recente il caso del sindacalista della Cgil che ha finto un'aggressione fascista. Diciamo che il fascismo è finito 70 anni fa (80, ndr), oggi non si possono accusare persone che sono della leva del 19676 di essere fasciste. Quindi invito tutti alla prudenza e a leggere meglio i post, che a volte possono essere anche divertenti. Non c'è altro che una lira, detenuta da tanti appassionati italiani". Quando gli viene chiesto come mai tra tutte le lire disponibili avesse scelto proprio quella con un fascio littorio, Campanella risponde che "se avessi utilizzato una moneta con le caravelle e la bandiera genovese sicuramente sarei stato accusato di qualcos'altro, quindi più fai più vieni accusato".

Sull'esistenza o meno del fascismo si sta discutendo molto i questi giorni, soprattutto dopo la denuncia di un'aggressione fascista che in realtà non è mai avvenuta da parte di un sindacalista della Cgil, a cui ha fatto riferimento lo stesso Campanella. È importante però ricordare che proprio in questi giorni il partito neofascista Casa Pound ha organizzato una manifestazione alla Spezia per il 17 di maggio poggiata principalmente su due temi: l'abolizione della festività del 25 aprile, ritenuto troppo divisivo, e il contrasto alle politiche migratorie degli ultimi governi, che secondo il movimento sarebbero troppo blande.

Dinosauri - Per l'ex capogruppo di Fratelli d'Italia però la caccia al fascismo "è come la caccia ai dinosauri. Ormai è un'era tramontata, trapassata, ripeto sono 70 anni (80, ndr) che il partito fascista è finito e sono 70 anni (80, ndr) di democrazia, che comunque stiamo portando avanti con tanto onore e le elezioni lo stanno dimostrando, siamo il primo partito più votato in Italia e speriamo lo saremo anche a Genova".

Antifascismo - Campanella però non si definirebbe antifascista perché "definirsi su qualcosa che non esiste più non è così facile". Poi però arriva un errore grave: "La costituzione italiana e la legge italiana hanno messo alla pari sia il fascismo che il comunismo, quindi io dovrei dire che oggi come oggi non ci sono più né comunisti né fascisti". In realtà la costituzione dice che "è vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista" ma non fa cenni contro il comunismo, anche perché i comunisti vennero perseguitati dal regime fascista e tra i padri costituenti ci furono partigiani comunisti che presero parte alla Resistenza. "Per fortuna siamo in democrazia - conclude Campanella -, evviva l'espressione e la libertà del pensiero altrui".

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