Ponte Morandi, il commissario: "Ecco perché non abbiamo inviato atti all'Anac"
di Fabio Canessa
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Dopo la decisione di Cantone di revocare il protocollo di collaborazione con la struttura
Nessun documento è stato inviato all'Anac per la verifica preventiva perché nel periodo dopo la firma del protocollo di collaborazione non è stato prodotto alcun atto. La struttura commissariale per la ricostruzione del viadotto Polcevera ha chiarito, con un comunicato stampa, il perché non siano stati inviati all'authority anti-corruzione, negli ultimi tre mesi, atti per cui sarebbe stato previsto un controllo.
Questa mancanza di materiale, in sostanza, sarebbe il motivo per cui Anac avrebbe deliberato la risoluzione del protocollo sottoscritto nel dicembre scorso. Tra gli atti avrebbero dovuto esserci, per esempio, la nomina del responsabile unico dei lavori, la procedura di affidamento, l'avviso di manifestazione di interesse, bando o lettera di invito, ma anche l'elenco degli operatori economici partecipanti e di quelli indicati come subappaltatori e ausiliari, ma anche perizie di variante, proposte di risoluzione contrattuale o altri atti in autotutela.
"Le procedure di affidamento erano già state definite in epoca precedente alla stipula del protocollo", spiegano dalla struttura commissariale. Inoltre nella nota si legge che "il commissario straordinario per la ricostruzione del viadotto Polcevera ha particolare piacere e interesse a proseguire la collaborazione con Anac, come per altro già comunicato in un recente colloquio tra il commissario Marco Bucci e il presidente Raffaele Cantone, per quanto riguarda anche le attività che saranno eseguite dall'Autorità di sistema portuale".
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