Portofino, temperatura del mare troppo calda: a rischio le gorgonie e i coralli

di Redazione

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Più dell'80% delle gorgonie presentano danni, danni incalcolabili all'economia del mare della Riserva Marina Protetta del Monte di Portofino

Portofino, temperatura del mare troppo calda: a rischio le gorgonie e i coralli

Le acque del mare a Portofino sono troppo calde, le conseguenze sono rivolte a diverse specie che abitano nelle profondità, ossia le gorgonie, coralli, briozoi e le spugne che sono spesso protagoniste di morie di massa che ne decimano le popolazioni. Questo accade perché questi organismi se esposti per un lungo periodo a temperature più elevate del loro optimum termico che è spesso sotto i 20°, subiscono stress fisiologico e diventano facilmente vittime di patogeni che causano necrosi dei tessuti e spesso anche la morte.

Solitamente questi episodi si verificano in autunno, quando si rompe il termoclino, ma i primi segnali si possono anche notare prima, come nel caso delle gorgonie che mostrano il primo campanello d'allarme quando iniziano a denudarsi delle estremità dei rami delle colonie.

Gli ultimi due anni, il 2022 e 2023 sono stati tragici da questo punto di vista, la specie che ne ha risentito maggiormente è stata la Gorgonia rossa (Paramuricea clavata). Tutti gli anni lo staff dell'AMP effettua monitoraggi approfonditi prima e dopo l'estate per studiare l'entità dell'eventuale danno causato dall'accumulo del calore estivo, poiché come detto in precedenza, i fenomeni di moria vera e propria solitamente avvengono in autunno e il dato sulla salute delle gorgonie all'inizio dell'estate è fondamentale per poter avere un confronto.

Secondo i dati diffusi sulla pagina sociale dell’Area Marina Protetta, la situazione a fine luglio a 25m di profondità indica che più dell'80% delle gorgonie presentano danni, risalenti agli anni scorsi, si può capire in base alla presenza delle epibiosi, risalendo si soli 5 m la percentuale di gorgonie colpite si attesta sul 100%.

La situazione provoca danni incalcolabili per l’economia del mare della Riserva Marina Protetta del Monte di Portofino, meta di centinaia di migliaia di subacquei da ogni parte del mondo ogni anno.