Quota 100, Durigon: "In Liguria smuoverà il mercato del lavoro"
di Pietro Roth
Il sottosegretario a Telenord: "Oltre mille richieste solo a Genova in tre settimane"
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"Quota 100 un vantaggio per le aziende. E in Liguria smuoverà il mercato del lavoro". Lo sostiene Claudio Durigon, sottosegretario in quota Lega a Lavoro e Politiche Sociali, nel corso dell'intervista a Telenord.
I dati di Genova parlano di più di mille richieste di poter accedere a Quota 100. Come legge questi dati?
"Finalmente abbiamo dato la possibilità a tanti italiani, con già 67 mila richieste presentate in tre sole settimane, di fuoriuscire dal mondo del lavoro. Questo renderà più competitive le aziende che usufruiscono di questo provvedimento e darà nuovo impulso al mercato del lavoro"
E' certo che mandando in pensione un determinato numero di persone ne vengano assunte altrettante?
"Abbiamo avuto un'ostilità dell'informazione relativamente a Quota 100, ne ho sentite di tutti i colori. La verità è che stiamo dando risposte senza obbligare nessuno: si tratta di un'opzione che sceglie il lavoratore. Pensi che 60 mila persone si sono rivolte al patronato: significa che hanno valutato bene la questione sottoscrivendo la richiesta di pensione. Quindi nessuna penalizzazione. Il fatto che sia un'opzione determinerà un ricambio generazionale forte, che nel settore pubblico sarà di uno a uno con lo sblocco del turnover previsto a novembre. E non dimentichiamoci che un lavoratore giovane costa molto meno a un'azienda rispetto ad un dipendente di sessant'anni".
I patronati in Liguria parlano di un vero e proprio assalto per accedere a Quota 100. Le fa piacere? Come pensate di rendere stabile questa riforma?
"Intanto ringrazio i patronati per il lavoro che svolgono, sono davvero uno sportello al servizio dei cittadini e infatti non abbiamo operato alcun taglio. Sulla riforma ci siamo trovati davanti a diverse possibilità: la Quota 100 piena, che avrebbe portato problematiche di bilancio e anche di ricambio generazionale, poi Quota 41, che presentava analogo problema. Abbiamo scelto 61 e 38 perché vogliamo svuotare un bacino di un milione di persone in tre anni, poi andremo verso Quota 41".
In questo modo la riforma Fornero è superata o cancellata?
"Bisognerebbe far rispondere un lavoratore che va in pensione. L'altro giorno mi ha avvicinato una persona che non conoscevo, mi ha abbracciata e mi ha detto 'Grazie, riescono ad andare in pensione tre anni prima'. Questo per me significa che la riforma Fornero è superata".
Qualche giorno fa lei ha incontrato i sindacati. Fra le vari richieste, un'attenzione particolare che sino a questo momento non ci sarebbe stata per giovani e donne.
"Sono due obiettivi che questo governo ha ben presenti. In questa prima fase abbiamo dovuto dare risposte immediate. I contributi figurativi per le donne con figli a carico sono una questione importante, in questo momento abbiamo visto che non c'erano le risorse necessarie per attuarla e stiamo cercando una soluzione intermedia che possa dare già alcune risposte, ma non mi sento di garantire che possa essere un anno per ogni figlio. Quanto ai giovani, il superamento della Fornero va proprio in questo senso, per agevolare l'ingresso nel mondo del lavoro".
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