Sampdoria, finalmente Marassi fortino: rete inviolata anche col Sassuolo

di Simone Galdi

2 min, 6 sec

Terza di fila senza subire reti, squadra ordinata e piccoli segnali di speranza verso la salvezza

Sampdoria, finalmente Marassi fortino: rete inviolata anche col Sassuolo

Vorrei, vorrei, vorrei”, canta il pubblico blucerchiato sullo note di Olly, lo special guest della serata di Marassi, dove la Sampdoria ospita il Sassuolo nell’anticipo della ventisettesima di Serie B. Sulla carta match impari, i neroverdi sono lanciati in testa alla classifica, la Samp rema nei bassi fondi, con meno della metà dei punti in classifica rispetto all’avversario.

Leonardo Semplici aveva accusato il colpo dopo Bolzano: “Il nostro campionato resta quello della lotta per la salvezza”, aveva detto dopo la debacle in Alto Adige. Per giunta, le squalifiche di Ferrari e Depaoli obbligano il tecnico a schierare Altare (nominato capitano) al centro della difesa e Venuti sulla fascia destra. Scelta tecnica invece quella di escludere Beruatto e Yepes, rilevati da Ioannou e Ricci. Inamovibili Sibilli, Oudin e Niang, ed è soprattutto il senegalese a farsi vedere di più, nei duelli spalla a spalla e nell’unica conclusione blucerchiata del primo tempo.

A farsi notare è però l’arbitro Pairetto, che gestisce i cartellini in modo confuso, con decisioni spesso non lineari nel metro. Una partita per nulla cattiva diventa una galleria notturna di gialli, illuminati dal nervosismo crescente su entrambi i fronti. Eppure la Samp regge, non casca nel cortocircuito visto col Sudtirol, anzi mantiene la lucidità. Al minuto 53 il Doria si ritrova con tutti e tre i difensori ammoniti, allora Semplici corre ai ripari. Fuori Riccio, dentro il redivivo capitan Bereszynski, il cui approccio alla gara è davvero buono e aumenta il rimpianto per averlo perso tanto a lungo, per un infortunio in nazionale. Si fa vedere Laurienté, il Sassuolo vive delle fiammate dei suoi uomini migliori, il solito Berardi e il grande ex Pedro Obiang su tutti.

La Samp però resiste e fa quello che non aveva fatto a Bolzano: mantiene la calma, si getta con generosità su ogni pallone (a proposito, che peccato l’ammonizione a Sibilli, sarà squalificato contro il suo ex Bari), prova fino al 90’ a creare pericoli alla porta di Moldovan. Non c’è niente da fare, Pairetto fischia la fine e il risultato resta inchiodato a quello di partenza.

Due notizie: stavolta Berardi non ha punito il Doria e per la terza volta consecutiva la Samp esce da Marassi senza aver subito reti. Tre di fila mancavano da un’eternità, finalmente un fortino in casa, sperando diventi un forte. “Balorda nostalgia”, di quando per segnare al Ferraris servivano i carrarmati.

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