Sampdoria, il sabato balordo di Bolzano senza alcuna nostalgia

di Simone Galdi

2 min, 29 sec

Grave sconfitta degli uomini di Semplici, si complica la strada verso la salvezza dalla Serie C

Sampdoria, il sabato balordo di Bolzano senza alcuna nostalgia

Un sabato balordo, tra Bolzano e Sanremo, per la sconfitta della Sampdoria contro il SudTirol e per quella nostalgia cantata in modo magistrale da Olly. Se per l'artista genovese c'è stata la gloria in Riviera, per la squadra di Semplici è l'ennesima figuraccia di una stagione disgraziata, dove la permanenza in Serie B - oggi - è tutt'altro che scontata.  

Il Festival degli errori - Nella pittoresca cornice in riva all'Isarco, ha fatto tutto la Samp o quasi. Il gol del vantaggio dei padroni di casa, propiziato da un buco difensivo firmato Ferrari-Riccio, è stato il primo campanello d'allarme di una giornata in salita. A Merkaj non è sembrato vero di poter mirare la porta da così vicino, in modo molto simile a quanto poi fatto da Sibilli, cinque minuti dopo, sugli sviluppi di un corner. Uno pari dopo undici minuti, quasi una partita intera davanti per vedere i blucerchiati riassestarsi e battere un avversario pienamente alla portata.  

Il primo rosso - Invece, ecco il tracollo, autoinflitto con devastante regolarità. A fine primo tempo, la doppia ammonizione di Ferrari, 128 presenze in Serie A e vicecapitano doriano: due falli in sequenza su Odogwu, in appena quattro minuti, a un soffio dall'intervallo. D'accordo, si può discutere sul metro dell'incerto arbitro Monaldi. Ma proprio perché la Serie B offre questi fischietti, il comportamento di Ferrari non si può liquidare come una semplice ingenuità.   

Il secondo rosso - Chiudere il primo tempo sotto di un uomo ma col risultato aperto è ricordo recente: Samp-Cosenza, appena due settimane indietro. Anche a Bolzano, il momento chiave della gara è firmato da Fabio Depaoli, stavolta protagonista negativo. Il capitano doriano, 167 presenze in Serie A, riesce a rovinare la paziente tela di resistenza opposta dalla squadra in dieci uomini. Nervoso e ammonito già al dodicesimo minuto della ripresa, l'esterno non ha trovato di meglio che correre verso Molina a gioco fermo e spingerlo a terra, per vendicare una rimessa laterale non concessa dagli avversari, mentre Sibilli chiedeva l'intervento medico.   

Mani in area - Una follia ancora più grave rispetto alla prima espulsione, perché mancava un quarto d'ora al termine della gara, ma col risultato in parità nonostante l'inferiorità numerica. Ridotta in 9, la Samp ha infine ceduto a due minuti dal 90', quando il braccio largo di Yepes si è trasformato in un rigore per i biancorossi. Il 2-1 di Casiraghi è stato un replay del 2023, ma stavolta ci si può attaccare poco alle scuse arbitrali.  

Stagione balordo - Semplici e i suoi giocatori hanno fallito la prova di maturità: agganciati a quota 28 proprio dal Sudtirol, la corsa salvezza è riaperta per gli altri, mentre la Samp non riesce a tirarsene fuori. Balorda sì, questa trasferta a Bolzano e questa stagione tutta. Nessuna nostalgia, però: per salvare la pelle serve voltare pagina. Come da troppo tempo gli interpreti blucerchiati non riescono a fare.

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