Sampdoria, solo 0-0 con la Cremonese: adesso la salvezza è a -3
di Simone Galdi
I risultati di Sudtirol, Mantova e soprattutto Reggiana mettono gli uomini di Evani nella posizione peggiore

Una prestazione di coraggio e cuore, ma poco altro: la Sampdoria esce dal Ferraris con uno 0-0 contro la Cremonese, che in condizioni normali sarebbe un buon risultato, contro un’avversaria di alto rango per la Serie B. Il problema è che adesso la salvezza è a tre punti, per effetto della vittoria della Reggiana a Modena. I granata, in questo momento salvi, salgono a più due sui blucerchiati, ma hanno a favore gli scontri diretti.
Inizio promettente - La coreografia della Sud con i fumogeni e l’entusiasmo degli oltre venticinquemila tifosi doriani sembra poter spingere ancora una volta una squadra fragile oltre i propri limiti, a caccia di tre punti vitali sulla strada della salvezza. Al 19' c’è un’occasione per Niang, servito al limite dell'area da Depaoli: l'attaccante colpisce di destro, ma Fulignati alza in angolo. Bisogna aspettare il 31’ per un nuovo brivido Samp, stavolta con Sibilli. L’ex Bari viene lanciato da Vieira in posizione regolare, entra in area ma calcia di sinistro chiudendo troppo l’angolo.
Il pericolo maggiore - La Cremonese non sembra nella sua miglior giornata, ma al 34’ Johnsen si trova da solo di fronte a Cragno, dopo un’azione manovrata sulla sinistra. Il norvegese conclude a colpo sicuro, ma una carambola Ferrari-Altare quasi sulla linea tiene a galla la Samp. Un minuto dopo è il Doria a trovare un’altra chance. Beruatto arriva alla conclusione in area da pochi passi, ma calcia senza freddezza: palla alla destra del palo. Una delle migliori occasioni doriane, almeno la terza del primo tempo, che si chiude però con l’infortunio a Depaoli, costretto nell’intervallo ad uscire.
Cambia la musica - Il doppio cambio di Stroppa nell’intervallo ridisegna se non altro l’atteggiamento della Cremonese: fuori Ravanelli e Barbieri, dentro Ceccherini e Zanimacchia. I grigiorossi (oggi in tenuta nera) prendono campo e sembrano dover sferrare il colpo decisivo da un momento all’altro, ma la prima conclusione vera è di Collocolo, al minuto 61, che colpisce da fuori area: deciviso Cragno nel respingere. Tre minuti dopo la Samp protesta per un tocco di braccio di Pickel, dopo un colpo di testa di Altare, su cross di Venuti. Marchetti è deciso nel respingere le lamentele blucerchiate. Nessun check del Var.
FInale in calo - Nonostante i cambi di Evani (dentro Akinsanmiro, Abiuso e Ricci per Benedetti, Niang e Yepes) il Doria non trova più gli spunti per rendersi pericoloso. C’è ancora tempo per un brivido da ex, con Beruatto che quasi serve Bonazzoli con un retropassaggio di testa. Anche qui, Cragno interviene prima che sia tardi. Ma tardi lo sembra davvero, perché mentre Marchetti fischia la fine, la Samp scivola in classifica, scavalcata dalla Reggiana e staccata ormai da Mantova e Sudtirol. Servono tanti punti per salvarsi, a partire dalla delicata trasferta di domenica pomeriggio a Catanzaro.
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