A Venti e Trenta Medusei, Cremonesi e Castello: "Tutela penale per chi vaccina”
di Anna Li Vigni
Accelerare e vaccinare rapidamente più gente possibile: è una sfida contro il tempo
Una fila interminabile di camion militari usciva dalla città di Bergamo, quelle immagini continuano ad essere impresse nella nostra memoria. Una giornata importante per non dimenticare tutte le persone che sono state vittime del Covid. Era il 18 marzo del 2020.
Crisi sanitaria e crisi socioeconomica, momento delicato che si sta cercando di affrontare al meglio.
"Il 2020 è stato un anno difficile e drammatico. La malattia era nuova, carenza dei dispositivi di protezione individuali, le strutture non erano adeguate e gli ospedali erano pieni di malati non covid. Interi reparti e padigkioni si sono dovuti riconvertire chiudendo ai malati non covid. Il pronto soccorso era l'interfaccia tra il territorio e l'ospedale. Decine e decine di malati morivano alla porta dell'ospedale senza neppure farsi assistere dai famigliari. Poi all'inizio anche molti medici di famaglia così come le componenti ospedaliere non erano pronti...", sottolinea Paolo Cremonesi, segretario dell'Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Genova.
"Siamo stati tutti colti all'improvviso da questa malattia tremenda e siamo stati sguarniti per parecchio tempo di dispositivi medici. Io stesso ero andato a prendere delle mascherine per me e colleghi per poter affrontare l'emergenza. La farmacia era il luogo più accessibile. Noi c'eravamo e ci siamo sempre ed abbiamo lasciato sul campo molti sanitari e colleghi", spiega Giuseppe Castello, presidente di Federfarma Genova.
"In quei mesi ero assessore nel Comune della Spezia. Ringrazio tutto il personale sanitario che è stato in prima linea ma anche quelli come i trasportatori, chi lavora nei supermercati. Io stesso come medico, mi sono già offerto come vaccinatore. L'Italia ha fatto tanti sacrifici, bisogna guardarci negli occhi e dire la verità: questa incertezza nelle vaccinazioni non è favorevole. Con le vaccinazioni e le terapie domiciliari dobbiamo combattere la pandemia. Ora non è il momento delle polemiche ma il momento di dare delle risposte cocrete ai cittadini", commenta Gianmarco Medusei, presidente del consiglio Regionale della Liguria.
"In italia sono morti più di 300 medici. Adesso siamo nuoamente schierati per affrontare questa terza epidemia ma siamo anche molto impegnati sul fronte vaccinale Questa è una sfida contro il tempo: bisogna aver vaccinato almeno il 70/75% della popolazione ed entro l'estate, massimo l'inizio dell'autunno. I colleghi pensionati e colleghi privati hanno dato la disponibilità a vaccinare e servono strumenti e luoghi per svolgere l'attività di vaccinazione. Le istituzioni devono lavorare per permettere a tutti i sanitari di poter vaccinare la popolazione", continua Paolo Cremonesi.
"Mettere a disposizioni tutti gli spazi possibili anche le aree militari per poter vaccinar la gente e poi il medico deve essere messo in condizioni di vaccinare ma anche deve essere tutelato a livello penale", aggiunge Gianmarco Medusei.
"In farmacia sarà il personale medico a vaccinare. I farmacisti mettono a disposizione i locali e gestiranno i vaccini ma l'atto della vaccinazione dovrà essere effettuato dal medico. Tutte le istituzioni devono intervenire per agevolare le operazioni di vaccinazione", conclude Giuseppe Castello
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