153 anni fa moriva Giuseppe Mazzini, l'uomo che sognò l'Italia libera e unita
di M.C.
Il 10 marzo 1872 moriva a Pisa Giuseppe Mazzini, pensatore e rivoluzionario che dedicò la vita all’unità e alla libertà dell’Italia

Per chi ha poco tempo
1️⃣ Giuseppe Mazzini morì il 10 marzo 1872 a Pisa, dopo una vita trascorsa tra esilio e lotta politica
2️⃣ Fondò la Giovine Italia, movimento che mirava a un’Italia unita, democratica e repubblicana
3️⃣ Le sue idee influenzarono il Risorgimento e i movimenti liberali in Europa, lasciando un’eredità duratura
La notizia nel dettaglio
Il 10 marzo 1872, in una casa di Pisa, si spegneva Giuseppe Mazzini, uno dei protagonisti del Risorgimento italiano. Dopo una vita trascorsa in esilio e in clandestinità, il patriota morì lontano dalle istituzioni del neonato Regno d’Italia, che non riconosceva come compimento del suo sogno repubblicano.
Giovine Italia – Nato a Genova nel 1805, Mazzini dedicò la sua esistenza alla causa dell’unità italiana, ma non sotto una monarchia: il suo obiettivo era una repubblica democratica fondata sulla giustizia e la partecipazione popolare. Nel 1831 fondò la Giovine Italia, un movimento che promuoveva la lotta per l’indipendenza attraverso insurrezioni popolari. La sua visione si scontrò con la dura repressione austriaca e con il pragmatismo di Cavour, che guidò l’unificazione sotto la corona sabauda.
Esilio e azione – Costretto a una vita errante tra Francia, Svizzera e Inghilterra, Mazzini non smise mai di propagandare i suoi ideali. Fu tra i leader della Repubblica Romana del 1849, un’esperienza rivoluzionaria breve ma significativa, schiacciata dall’intervento francese. Anche dopo l’unità d’Italia nel 1861, continuò a lavorare per la causa repubblicana, ma venne più volte arrestato e perseguitato dal governo italiano.
Eredità storica – La monarchia sabauda non gli rese mai onore in vita, ma alla sua morte, il 10 marzo 1872, il popolo lo riconobbe come un eroe della nazione. Il suo pensiero ha influenzato profondamente l’Italia e i movimenti democratici europei, ispirando generazioni di patrioti. A oltre 150 anni dalla sua scomparsa, il nome di Mazzini resta legato all’idea di un’Italia libera, unita e repubblicana. Se il suo sogno non si realizzò esattamente come lo immaginava, il suo contributo alla storia del Paese è incancellabile.
La casa museo - Per chi volesse approfondire la vita di questo straordinario protagonista della storia italiana può visitare a Genova la sua Casa Museo, situata in via Lomellini 11: si tratta della casa natale del celebre patriota. Ospita il Museo del Risorgimento, che conserva documenti, cimeli, armi e uniformi legati al periodo risorgimentale. Il percorso espositivo copre eventi storici dalla rivolta del Balilla alla spedizione dei Mille, con sezioni dedicate a figure come Mazzini, Garibaldi e Mameli. Di particolare rilievo è la chitarra di Mazzini, utilizzata durante l'esilio londinese, e il manoscritto originale dell'Inno d'Italia di Goffredo Mameli. La casa, dichiarata monumento nazionale nel 1925, è stata restaurata nel 2005 in occasione del bicentenario della nascita di Mazzini.
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