18 febbraio, 82 anni fa nasceva Fabrizio De André
di Marco Innocenti
Morto l'11 gennaio del 1999, cantò la Genova degli ultimi e degli emarginati ma anche le mille contraddizioni della società italiana dell'epoca
Avrebbe spento 82 candeline, Fabrizio De André. Nato il 18 febbraio del 1940 nel quartiere di Pegli, il grande cantautore ha legato il proprio nome alla storia della musica italiana cantando gli ultimi e gli emarginati, ma anche le grandi contraddizioni della società, con testi e musiche che sono finiti di diritto nelle antologie della letteratura italiana, come un poeta contemporaneo.
Conosciuto con il soprannome di Faber, che gli dette l'amico Paolo Villaggio, mantenne sempre un grande legame con Genova e la liguria, anche quando la vita lo portò lontano dalla sua terra. Non a caso alcune delle sue più belle e celebri canzoni sono proprio in genovese, da "Crêuza de mä" a "Â duménega", ma anche in italiano De André non mancò di cantare la bellezza a volte anche decadente della sua città, come in "Via del Campo" o "La città vecchia".
Morì l'11 gennaio del 1999, sconfitto da un carcinoma polmonare in stadio avanzato. Due giorni dopo, una folla di migliaia di persone affollò la Basilica di Carignano e il piazzale antistante per dare l'ultimo saluto ad uno dei suoi figli più amati. Oggi avrebbe compiuto 82 anni e noi, come tanti, vogliamo solo augurargli: buon compleanno, Faber!
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