20 anni dopo il G8, Re David: "Ancora al centro ambiente e globalizzazione"
di Marco Garibaldi
La segretaria generale Fiom-Cgil a Genova tra passato e futuro dei lavoratori. Su ex-Ilva: "Senza acciaio non c'è Pnrr"
Continuano gli incontri per ricordare il G8 di Genova, a 20 anni da quei giorni. Palazzo Ducale ha ospitato oggi pomeriggio un momento di riflessione con Francesca Re David, segretaria generale Fiom-Cgil, sui fatti del 2001 e su come sia mutato il mercato del lavoro in questi 20 anni.
20 anni dal G8
"Noi 20 anni fa c'eravamo perché in quel momento sentivamo il lavoro sotto attacco, era stato fatto per la prima volta un contratto nazionale separato e la Fiom era già in campo con gli scioperi - spiega Re David - C'eravamo perché ritenevamo che quello che veniva discusso a Genova dal Movimento dei Movimenti, la globalizzazione, la questione ambientale e il dominio della finanza sugli essere umani fossero temi centrali e lo sono ancora oggi".
Il presente e le sfide future
"Oggi ci troviamo in una fase molto particolare perché oltre al cambiamento climatico, oltre all'impatto ambientale a cui naturalmente bisogna dare una risposta, c'è stata anche la pandemia che ha accelerato processi e ha denunciato ancor di più che cosa significa l'ambiente e la violenza sull'ambiente. Ci troviamo in una condizione molto difficile perché il lavoro in questi anni è stato sfruttato e privato dei diritti e se si pensa di ricostruire secondo questa stessa logica che ha portato alla distruzione non si va lontano".
Ex-Ilva
"Domani abbiamo lo sciopero di 8 ore dell'Ilva: è una fase di scioperi. Senza acciaio non c'è Pnrr, non c'è riconversione, non c'è riorganizzazione delle imprese. Sono 10 anni che quei lavoratori vivono in una condizione inaccettabile, 10 anni che hanno peggiorato anche le condizioni ambientali per la mancanza di investimenti che ci sono stati".
Sicurezza sul lavoro
Proprio stamattina nel magazzino di Acciaierie d'Italia ex-Ilva si è verificato un altro incidente, il terzo nel giro di un mese. Fortunatamente non si registrano feriti ma torna più che mai attuale il tema sulla sicurezza sul lavoro.
"L'azienda tende di solito a licenziare quando c'è qualche incidente sul lavoro perché è sempre colpa di qualcuno - conclude la segretaria - In realtà è colpa di mancanza di manutenzione, noi lo denunciamo da tempo, sia ordinaria che straordinaria, delle condizioni in cui si lavora là dentro e dei mancati investimenti che colpisce Taranto ma anche Genova, Novi Ligure e gli altri stabilimenti".
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