5 anni fa iniziava il Covid: dalla sorpresa alla tragedia, l'anniversario di una pandemia che ha cambiato il mondo

di Matteo Cantile

3 min, 11 sec

Dal primo caso ad Alassio alla fine dell’emergenza: gestione, polemiche e impatti della crisi sanitaria

5 anni fa iniziava il Covid: dalla sorpresa alla tragedia, l'anniversario di una pandemia che ha cambiato il mondo

Per chi ha poco tempo
1️⃣ Il 25 febbraio 2020 furono rilevati i primi casi di COVID-19 in Liguria
2️⃣ Restrizioni, proteste e misure sanitarie hanno segnato gli anni successivi
3️⃣ L’OMS ha dichiarato la fine dell’emergenza sanitaria nel maggio 2023

La notizia nel dettaglio
5 anni esatti: il 21 febbraio 2020 l'Italia scoprì di non essere immune al Covid 19. Considerato un problema esclusivamente cinese, al punto che qualcuno aveva smesso di frequentare i ristoranti etnici, anche il nostro Paese si svegliò e comprese la portata di questo fenomeno. Poco dopo, il 25 febbraio 2020, scoppiava ufficialmente anche in Liguria la pandemia da Covid 19, con i primi casi confermati ad Alassio e La Spezia. Partiva in quel momento uno straziante percorso fatto di lockdown, misure di contenimento, una complessa campagna vaccinale e numerose polemiche. L’OMS ha dichiarato la fine dell’emergenza sanitaria nel 2023, ma le conseguenze della crisi continuano a influenzare la società e l’economia.

Il paziente uno - Il primo italiano ad aver contratto il Covid, identificato il 20 febbraio 2020, è stato Mattia Maestri, un 38enne residente nella cittadina lombarda di Codogno. Lavorava come ricercatore in una multinazionale ed era un appassionato maratoneta e volontario della Croce Rossa. Nei giorni precedenti al ricovero, aveva partecipato a una cena con un amico rientrato dalla Cina, inizialmente sospettato come possibile fonte del contagio, ma successivamente risultato negativo al virus. La realtà, emersa in seguito, è che il virus da Covid 19 stava circolando in Italia già da tempo, almeno dal novembre dell'anno precedente, fattispecie che era stato possibile verificare analizzando le sacche di sangue conservate al San Martino. La ricerca del primo contagio, di un paziente zero insomma, si è rivelata puerile. 

Primi casi e restrizioni – Il 25 febbraio 2020 i primi contagi accertati ad Alassio e La Spezia portarono alla chiusura immediata delle scuole e alla creazione delle prime misure di contenimento in Liguria. La nostra Regione, all'epoca guidata da Giovanni Toti, assessore alla Sanità Sonia Viale, fu una delle prime a muoversi con misure draconiane: il primo pensiero fu "che esagerazione", poi si comprese meglio la portata e le dimensioni della tragedia che avremmo dovuto affrontare. 

Lockdown e crisi sanitaria – Il 9 marzo 2020 il governo estese il lockdown a tutta Italia per contenere la diffusione del virus. Gli ospedali liguri, in particolare il Policlinico San Martino di Genova, furono messi a dura prova, con una drammatica carenza di posti letto e terapie intensive.

Fasi di riapertura – Dal 4 maggio 2020 iniziarono le prime riaperture con la cosiddetta Fase 2, seguita da un progressivo ritorno alla normalità, interrotto dalla seconda ondata autunnale. Nel novembre 2020, la Liguria passò da zona gialla ad arancione per l’aumento dei contagi.

Green Pass e obblighi vaccinali – Il 2021 vide l’introduzione del Green Pass, richiesto per accedere a numerosi servizi e spazi pubblici. Il governo impose l’obbligo vaccinale per alcune categorie, scatenando proteste e dibattiti sulla limitazione delle libertà personali.

Proteste e tensioni – Le restrizioni portarono a manifestazioni in diverse città, tra cui Genova, dove si registrarono proteste contro le chiusure e il Green Pass. Nell’ottobre 2020, Napoli fu teatro di scontri tra manifestanti e forze dell’ordine contro il coprifuoco. Il 9 ottobre 2021, durante una protesta a Roma, esponenti di Forza Nuova assaltarono la sede della CGIL.

Campagna vaccinale e varianti – Il 27 dicembre 2020 iniziarono le vaccinazioni, prioritarie per sanitari e anziani. Il 2021 fu segnato dalla diffusione delle varianti del virus, che portarono nuove ondate di contagi e la necessità di richiami vaccinali.

Fine dell’emergenza – Il 5 maggio 2023 l’OMS dichiarò ufficialmente la fine dell’emergenza sanitaria globale, segnando un nuovo capitolo nella gestione del COVID-19. Tuttavia, gli effetti della pandemia si riflettono ancora oggi sulla sanità e sull’economia.

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