Giglio Bagnara a rischio chiusura, Piciocchi e Bordilli in visita all'azienda

di Emilie Lara Mougenot

2 min, 7 sec

Gli esponenti di Palazzo Tursi hanno raggiunto il negozio di Sestri Ponente per esprimere vicinanza ai dipendenti in attesa di un possibile acquirente

Per chi ha poco tempo

1️⃣ Giglio Bagnara potrebbe chiudere entro l'anno se non verrà trovato un compratore

2️⃣ A rischio 29 posti di lavoro diretti, che salgono a 50 con l'indotto

3️⃣ Il Comune di Genova assicura il massimo impegno per salvare l'azienda

La notizia nel dettaglio

La storica azienda di Giglio Bagnara, a Sestri Ponente, rischia la chiusura entro la fine dell'anno se non verrà trovato un compratore. Il vicesindaco reggente di Genova, Pietro Piciocchi, e l'assessore Paola Bordilli hanno visitato la sede dell'impresa per manifestare la solidarietà dell'amministrazione comunale ai dipendenti. Presenti anche i consiglieri comunali Valter Pilloni e Lorenzo Pellerano, accolti dall'amministratore delegato Enrico Montolivo.

Situazione occupazionale – La chiusura dell'azienda metterebbe a rischio 29 posti di lavoro diretti, ai quali si aggiungono circa 20 addetti impiegati nei corner monomarca collegati all'attività principale.

Dichiarazioni di Piciocchi – “Sono venuto di corsa per portare la solidarietà del Comune di Genova ai dipendenti. Mi hanno colpito per lo spirito e il senso di appartenenza. Lunedì incontreremo azienda e sindacati e faremo tutto il possibile per salvare questa realtà, che è un fondamentale presidio di qualità e cultura per Sestri Ponente”. Ha poi aggiunto: “Se non dovessimo riuscire, abbiamo già un piano B per portare qui negozi di qualità”.

Le difficoltà aziendali – L'amministratore delegato Montolivo ha illustrato le problematiche che hanno portato alla crisi dell'azienda: “Il settore tessile e abbigliamento ha subito una forte perdita di consumi, aggravata da fattori esterni come il crollo del ponte, la pandemia, il rialzo dei tassi di interesse e delle bollette. A questo si aggiunge la concorrenza dell'e-commerce e delle grandi catene internazionali. Inoltre, la diffusione delle vendite online e l’espansione delle grandi catene nelle città hanno ridotto significativamente il nostro bacino di clienti. Nonostante gli sforzi, abbiamo dovuto dichiarare la nostra debolezza per questioni anche di legge”.

Incontro a Tursi – Lunedì si terrà un incontro tra azienda, Comune e sindacati per valutare possibili soluzioni. Montolivo ha sottolineato: “Non possiamo aspettarci miracoli, ma speriamo che sia il primo di una serie di incontri che possano portare alla ricerca di investitori. Viviamo da 78 anni e ci siamo aggrappati a ogni possibile soluzione per resistere. Abbiamo affrontato difficoltà nei rapporti con alcuni fornitori a causa delle nostre criticità finanziarie, ma abbiamo sempre lavorato con il massimo impegno. Speriamo che l’incontro possa aprire un percorso virtuoso di collaborazione con il Comune di Genova, come già accaduto in passato”

Per restare sempre aggiornati sulle principali notizie sulla Liguria seguiteci anche su Whatsapp, su Instagramsu Youtube e su Facebook.