AdSP Civitavecchia, gli strumenti UE per uscire dalla crisi
di Marco Innocenti
Il presidente di Majo: "Logistica e trasporti sono fondamentali: servono competitività, sostenibilità e digitalizzazione"
“Logistica e trasporti, gli strumenti Ue per uscire dalla crisi”. Questo il tema al centro del dibattito online organizzato dal Parlamento europeo in Italia e dalla Rappresentanza della Commissione europea in Italia al quale è intervenuto il Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale, Francesco Maria di Majo.
Come noto, l’emergenza sanitaria, ancora in corso, ha provocato profonde ripercussioni sul tessuto produttivo e sociale del nostro Paese. Tra i settori più colpiti dalla crisi, proprio quello dei trasporti e della logistica. Comparti economici che sono stati fondamentali per garantire la mobilità e gli approvvigionamenti essenziali e che, oggi, giocano un ruolo chiave per assicurare la ripartenza dell’economia europea, come sottolineato dagli interventi di deputati e rappresentanti delle istituzioni europee e del Governo che si sono confrontati con gli operatori dei due settori particolarmente danneggiati.
Trait d’union degli interventi, la necessità di un utilizzo adeguato, senza alterare in modo significativo le regole della concorrenza, degli strumenti finanziari messi in campo dall’Unione europea per far fronte all’emergenza e consentire, così, il rilancio dell’economia, anche marittima. Il tutto in un quadro di regole più semplici e con una programmazione e realizzazione delle opere nei tempi stabiliti.
“Le Infrastrutture logistiche e portuali sono fondamentali – ha precisato il presidente di Majo – e, oggi più che mai, c’è bisogno di renderle più competitive, sostenibili e più digitalizzate. I porti sono uno dei settori che più hanno risentito della crisi e subito danni ingenti. A partire dal blocco del traffico crocieristico e passeggeri, quest’ultimo oggi in ripresa. La portualità italiana è, però, al 46° posto al mondo in termini di competitività. E’ fondamentale, quindi, riflettere su come rivedere il sistema portuale italiano nel suo complesso per colmare il gap infrastrutturale dei nostri porti. E l’UE sta mettendo a disposizione gli strumenti per reagire. Il nuovo quadro finanziario dovrebbe portare ad una maggiore competitività dei nostri scali e il fatto che l’emergenza si sia collocata all’inizio delle programmazioni finanziarie europee, ma anche nazionali e regionali, è stato un vantaggio. Le merci oggi viaggiano per l’80% attraverso il vettore marittimo e si rende necessario colmare la carenza di osmosi tra i porti e il sistema ferroviario, ancora poco utilizzato in Italia benchè meno impattante sotto il profilo ambientale. E noi, come porto di Civitavecchia, stiamo investendo molto sul cosiddetto “ultimo miglio ferroviario” anche grazie ai finanziamenti a fondo perduto dell’UE che ha premiato i nostri progetti in quanto concreti e rispondenti al leit motiv della normativa europea in tema ambientale: tutte le iniziative portate avanti non possono, infatti, prescindere da un’analisi di sostenibilità ambientale. A breve, quindi, firmeremo la Convenzione con RFI proprio per assicurare l’adeguamento tecnologico e in sicurezza dell’ultimo miglio ferroviario potenziando così la connessione tra porto e rete ferroviaria nazionale”.
Oltre a ribadire, infine, l’importanza dell’ulteriore sviluppo delle Autostrade del Mare (che dovrebbero svilupparsi anche tra porti nazionali) e dei corridoi trasversali (tra Tirreno ed Adriatico) non solo per il trasporto passeggeri ma soprattutto per le merci, il Presidente dell’AdSP ha posto l’attenzione sulla cosiddetta “filiera corta”, una carta che intende giocare (anche nell’ambito dell’istituzione della Zona Logistica Semplificata) per attrarre nuovi traffici e nuovi investitori nel maggior scalo del network laziale e che è perfettamente in linea con gli obiettivi (europei e nazionali) di sviluppare un trasporto intelligente e sostenibile, riducendo anche le percorrenze chilometriche dei trasporti sia lato mare che lato terra. Oggi più che mai è, infatti, fondamentale scegliere quei porti che siano più vicini alla destinazione finale delle merci. E Civitavecchia è a un passo da Roma, uno dei maggiori mercati italiani.
Per il Parlamento europeo hanno partecipato al dibattito Brando Benifei, Capo delegazione del Partito democratico (S&D); Marco Campomenosi, Capo delegazione della Lega (ID) e Carlo Fidanza, Capo delegazione di Fratelli d’Italia (ECR).
Per il Governo è intervenuto Salvatore Margiotta, Sottosegretario al Ministero dei Trasporti e delle infrastrutture. Oltre al Presidente di Majo, a rappresentare i settori della logistica e dei trasporti erano presenti Gianfranco Battisti, Amministratore delegato di Ferrovie dello Stato; Marcello Di Caterina, Vicepresidente dell’Associazione logistica dell’intermodalità sostenibile; Pasquale Russo, Segretario generale di Conftrasporto; Francesco Sciaudone, Managing partner dello studio legale Grimaldi.
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