Alitalia, Uiltrasporti: "Se il governo mette mano al dossier ci convochi"
di Edoardo Cozza
Il sindacato ribadisce tutte le criticità della questione della compagnia di bandiera e rilancia lo sciopero del 6 luglio
“Le ultime notizie di stampa sugli sviluppi della infinita crisi di Alitalia e del suo rilancio fanno presumere che finalmente il governo si stia muovendo nella direzione di mettere mano concretamente al dossier” Così il segretario generale Uiltrasporti, Claudio Tarlazzi, e il segretario nazionale, Ivan Viglietti, “tuttavia, non abbiamo avuto ancora modo di confrontarci con il governo sul nuovo progetto industriale che i ministri, a quanto si apprende da fonti di stampa, starebbero concordando con la DG Competition; progetto industriale che costituirebbe, nella fase operativa, il mandato conferito ai vertici di Alitalia recentemente in parte rinnovati. Questa modalità di procedere non può più essere accettata e giustificata è il momento di cambiare passo, deve essere convocato al più presto un tavolo di confronto per discutere del nuovo piano".
"Il mercato non aspetta, i competitors si stanno muovendo per conquistare spazi sia nazionali sia intercontinentali” affermano Tarlazzi e Viglietti che proseguono: “Va avviata la discussione sul progetto della nuova ITA che deve partire al più presto con una flotta adeguata di almeno 100 aeromobili, manutenzione ed handling in quota di maggioranza, slot di Linate, Fiumicino e brand. Chiediamo da mesi al Governo di aprire un tavolo di crisi e di riforma del trasporto aereo per mettere in campo strumenti a sostegno dell’intero comparto: compagnie aeree, gestori aereoportuali, handlers, catering e indotto che sono stati travolti dalla pesante crisi pandemica. Il tavolo di crisi è altresì necessario per eliminare le pesanti distorsioni nel nostro mercato generate dalla concorrenza sleale di alcuni operatori low-cost che agiscono in spregio, non solo a quanto disciplinato dall’art. 203 d-l rilancio per contrastare il dumping sociale e salariale ma anche alle norme italiane poste a tutela dei lavoratori, producendo così effetti deleteri gravissimi – Spiegano i due segretari della Uiltrasporti –. Il primo è quello di non garantire le giuste tutele ed il giusto salario, il secondo è quello di generare un danno a scapito degli altri operatori che rispettano invece tali norme e agiscono correttamente. Inoltre il tavolo di crisi deve affrontare il tema della riforma del sistema aereoportuale. Auspichiamo dunque, che il nuovo presidente di Enac attivi controlli effettivi e puntuali su tutti gli operatori e si confronti con le parti sindacali. È per noi di fondamentale importanza il rifinanziamento del fondo straordinario del trasporto aereo. In questo quadro si inserisce lo sciopero generale proclamato unitariamente a Filt Cgil, Fit Cisl e Ugl TA, per il prossimo 6 luglio di 24 ore, ribadiamo ancora una volta che, se non riceveremo risposte, ci saranno ulteriori azioni per garantire un futuro ai lavoratori del trasporto aereo italiano” concludono.
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