Alluvione Marche, il presidente Toti: "La politica metta in agenda il tema della sicurezza idrogeologica"
di Redazione
Sul fronte della Protezione civile è stato stretto un importante accordo con i vigili del fuoco per mantenere aperta 24 ore su 24
Nove vittime e due dispersi, è questo il bilancio dell'alluvione che ha colpito e messo in ginocchio le Marche nelle scorse ore. “Di fronte alla tragedia che ha colpito le Marche, a cui rinnoviamo la nostra vicinanza, diventa ancora più importante mettere al centro dell'agenda nazionale i temi legati al rischio idrogeologico e alla diffusione della cultura del rischio”. Così il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti e l’assessore alla Protezione Civile Giacomo Giampedrone dopo l’ondata di maltempo che ha investito le Marche. "Le immagini drammatiche di queste ore ci portano a riflettere sul fatto che imparare la cultura dell’allerta meteo e il rispetto delle misure di autoprotezione deve diventare un vero e proprio modo di vivere di fronte a questi fenomeni sempre più impattanti ed estremi. Purtroppo in Liguria lo abbiamo imparato sulla nostra pelle e sono ormai anni in cui teniamo alta l’attenzione durante ogni emergenza meteo mettendo al centro la prevenzione con interventi strutturali".
Regione Liguria in questi anni è stata in prima linea contro il dissesto idrogeologico per dare una nuova prospettiva al territorio grazie anche al poderoso potenziamento della Protezione civile regionale. Un sistema che è stato riconosciuto anche dal Capo del Dipartimento nazionale che ha considerato la Liguria al primo posto in Italia, tra le regioni, per capacità di intervento durante le emergenze. Sul fronte della Protezione civile è stato stretto un importante accordo con i vigili del fuoco per mantenere aperta 24 ore su 24 operativa durante le allerte meteo, garantendo così anche interventi più tempestivi in caso di emergenze sul territorio con una comunicazione live attraverso tutti i canali istituzionali e mediatici a disposizione per tenere informata in tempo reale la popolazione prima durante e dopo il fenomeno meteo. È stata semplificata la catena di comando durante le allerte che ha permesso un maggiore e tempestivo controllo durante le ondate di maltempo. È stato messo in atto il nuovo sistema delle allerte a colori, come previsto dalla normativa nazionale e dall’Unione Europea spiegando ai cittadini, anche attraverso le scuole, che anche il livello più basso di allerta non va sottovalutato.
“Un’opera di educazione dei cittadini su questo importante tema – hanno aggiunto il presidente della Regione Liguria e l’assessore alla Protezione Civile –, necessaria per arrivare alla massima tutela, attraverso una comunicazione live 24 ore su 24 durante tutte le fasi dell'allerta". Fondamentale però è la messa in sicurezza del territorio che conta interventi diffusi in tutto il territorio ligure. Nella città di Genova in particolare, sono stati conclusi i lavori per lo scolmatore del Fereggiano, causa dell'ultima drammatica alluvione del 2011, che è già stato utilizzato in occasione delle ultime ondate di maltempo mentre è in corso di esecuzione quello del Bisagno". A oggi l’intervento più rilevante è proprio quello della copertura del Bisagno, che ha aumentato a 850 metri cubi d’acqua al secondo la portata del fiume alla foce: “Un risultato importante – hanno ribadito il presidente della Regione Liguria e l’assessore alla Protezione civile – anche perchè l’avvio del primo lotto risaliva a più di quindici anni fa. Mettendo assieme questi 850 metri cubi al secondo i 450 che saranno garantiti dallo Scolmatore del Bisagno si raggiungerà un totale di 1300 metri cubi di portata al secondo, una quantità d’acqua che, secondo i modelli statistici, a oggi, può verificarsi mediamente una volta ogni 200 anni. Oltre a tutto questo c’è un’importante serie di opere del valore di diversi milioni di euro che stanno per partire per ridurre il rischio su diversi affluenti minori del Bisagno e avremo una città senz'altro più sicura".
A novembre dello scorso anno la sala previsioni del centro funzionale meteo idrologico Arpal si è anche rinnovata sia da un punto di vista tecnologico, con un’infrastruttura più solida, sia dal punto di vista operativo, per una sempre miglior sinergia con il sistema di monitoraggio e di Protezione Civile nazionale garantendo un raccordo continuo con gli altri centri funzionali regionali, con il tavolo sinottico nazionale, con l’obiettivo di avere una collaborazione che è diventata ancora più indispensabile a fronte dei cambiamenti climatici. “Il nostro centro meteo – conclude l’assessore alla Protezione civile – rappresenta un fiore all'occhiello della nostra regione, con professionalità riconosciute a livello nazionale che sono di grande supporto nella preparazione e nella gestione delle emergenze. Regione Liguria da sempre è attenta alla tutela dei suoi cittadini con investimenti importanti sostenuti in questi anni e continuerà a farlo".
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