Ansaldo Energia: domani sciopero dei lavoratori e corteo
di Federico Amodeo
Si comincerà alle 8.15 con l'assemblea dai cancelli a Campi, poi via alla manifestazione e al corteo fino in centro
"L’incontro avuto oggi con il Prefetto di Genova per la vertenza Ansaldo Energia è stato totalmente negativo e privo di risposte concrete ai nostri problemi. Il Prefetto è tornato da Roma senza nemmeno una semplice lettera di impegno della Cassa Depositi e Prestiti sulla ricapitalizzazione. Il nulla. L’unico documento che ci ha letto è questa delibera:“ Il CdA della CDP ha accertato come al 30 Settembre la liquidità minima sia risultata inferiore a tal minimo per 36 milioni di euro. Per pari importo CDP nei prossimi giorni darà esecuzione di aumento di 36 milioni.
Questi 36 milioni erano già dovuti dalla vecchia ricapitalizzazione del 2019 (ne dovevano arrivare 50) e niente hanno a che fare con la richiesta di ricapitalizzazione attuale: sono semplicemente la bombola di ossigeno che permette di pagare gli stipendi. Non permetteremo di lasciar morire lentamente l’Ansaldo Energia e il nostro futuro".
Questa la nota stampa congiunta di Fim Cisl, Fiom Cgil, Uilm Uil che preannuncia lo sciopero dei lavoratori e il corteo fino in centro, davanti alla prefettura di Genova dove oggi si è svolto l'incontro con una delegazione sindacale, RSU e il prefetto.
Per Mario Ghini segretario generale Uil Liguria, “occorre cautela in attesa del governo: buono l’impegno di cassa e depositi e prestiti per garantire futuro all’azienda. Protestare è sacrosanto ma occorre fare attenzione per non far perdere inutilmente salario ai lavoratori”.
“Se Ansaldo Energia intende avere un futuro degno di questo nome - insiste Ghini - ha una sola strada da prendere: un piano industriale serio per essere competitivi sul mercato e non sprecare l’impegno che cassa depositi e prestiti è disposta a mettere in campo con 50 milioni di euro per appianare i debiti. Tuttavia, per poter proseguire con questo percorso, occorre che un governo si possa finalmente insediare e che il sindacato possa trattare con il nuovo ministro dello sviluppo economico. Solo allora cassa depositi e prestiti potrà dare il via alla ricapitalizzazione di Ansaldo Energia che, dal canto suo, non dovrà perdere l’occasione di rilancio. Nel frattempo, bene le assemblee dei lavoratori, il confronto è sacrosanto, ma occhio a non far perdere inutilmente salario alle persone che lavorano”
“E’ stato un incontro deludente con il prefetto - dice Christian Venzano, segretario generale Fim Cisl Liguria - non ci sono state certezze, anzi: ne usciamo ancora più preoccupati. Per quanto riguarda la ricapitalizzazione da parte di Cassa Depositi e Prestiti non c’è stata data alcuna ufficialità ma ci è stato detto che saranno stanziati 36 milioni di euro dei 50 della vecchia ricapitalizzazione del 2019 definita come minima liquidità a disposizione per l’azienda. E’ assurdo che in questa fase si vada addirittura a ridurre quello che invece era già stato stabilito: per noi erano 50 milioni e tali devono rimanere. Inoltre dal punto di vista degli interventi sostanziali da parte di CDP non ci sono elementi certi messi nero su bianco ma soltanto promesse che mantengono altissima la preoccupazione e la tensione in fabbrica. La ricapitalizzazione da parte di Cassa Depositi e Prestiti è alla base della messa in sicurezza di Ansaldo Energia, azienda strategica non solo per la Liguria ma anche per tutto il paese intero”.
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