Antisemitismo: vietato il numero 88 sulle maglie dei calciatori, evocherebbe Hitler
di Stefano Rissetto
Il ministro Piantedosi mette "fuorilegge" una cifra che però, per giocatori come Foti e Rincon, richiamava solo l'anno di nascita
C'è anche il divieto per i calciatori di indossare la maglia numero 88 tra le previsioni contenute nella dichiarazione di intenti per la lotta contro l'antisemitismo sottoscritta oggi al Viminale con il mondo del calcio. Lo ha annunciato Matteo Piantedosi, ministro degli Interni.
Il numero 88 è infatti usato nei gruppi neonazisti per simbolizzare il saluto HH, Heil Hitler: la "h" è infatti l'ottava lettera dell'alfabeto.
Nel codice etico delle società, inoltre, ha proseguito Piantedosi, "viene recepito il riferimento alla definizione internazionale di antisemitismo. C'è quindi il divieto dell'uso da parte delle tifoserie di simboli che possano richiamare il nazismo; la responsabilizzazione dei tesserati a tenere un linguaggio non discriminatorio in tutte le manifestazioni pubbliche; la definizione delle modalità di interruzione delle partite in caso di episodi di discriminazione. Sarà inoltre valutato positivamente l'atteggiamento proattivo delle società in questo campo".
La prima polemica sul numero 88 era sorta attorno alla figura di Gigi Buffon che nel 2000, ai tempi della militanza nel Parma, aveva chiesto alla Figc di poter indossare la 00, ripiegando poi sulla 88: lo scopo era in realtà non politico ma goliardico, per la scelta di una numerazione che graficamente simboleggiasse quegli... attributi di cui, nella retorica da spogliatoio, il buon calciatore deve essere fornito.
Lo scorso anno, alla Sampdoria il numero 88 è stato indossato da Tomas Rincon, che lo aveva portato anche durante la precedente militanza nel Genoa: ma per "el General" il riferimento era anagrafico, essendo il centrocampista venezuelano nato nel 1988. Analoga scelta legata all'anno di nascita aveva fatto, sempre nel Doria, Salvatore Foti attuale secondo di Mourinho alla Roma.
In blucerchiato dal 1993, anno in cui venne introdotta l'immatricolazione fissa, hanno indossato la maglia numero 88 anche il portiere Alberto Frison, Francesco Signori, Daniele Dessena e Gabriel Ferrari. Al Genoa hanno avuto il numero 88 Luca Pellegrini, Oscar Hiljemark, Thiago Motta, Davide Biondini, Mattia Perin e Mirko Martucci.
Tra i commenti dei diretti interessati, spicca il tweet del difensore del Cittadella Romano Perticone, alla Sampdoria dal gennaio al giugno 2011 con un "innocuo" numero 13 senza però mai giocare: "Il numero 88 non sarà più indossabile. Non credo sia questa la corretta lotta all’antisemitismo. Speriamo solo non si approfondisca tutta la simbologia esoterica altrimenti rimarremmo solo con il nostro cognome".
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