AppenninoPop: il frontman degli Ex Otago Maurizio Carucci racconta la sua valle
di Claudio Cabona
1 min, 42 sec
Viaggio in Val Borbera con un documentario: al via anche la campagna di crowdfunding
Maurizio Carucci – camminatore, contadino e frontman della band genovese Ex Otago – ha presentato il progetto di un nuovo documentario, attualmente in lavorazione, intitolato “AppenninoPOP. Viaggio in Val Borbera tra vini, temporali e rivoluzioni possibili”.
“L’idea di AppenninoPOP – spiega Carucci – nasce dalla voglia di raccontare un pezzo d’Italia antichissimo e dalla bellezza straordinaria, ma troppo spesso dimenticato, abbandonato e addirittura deriso: l’Appennino. Mi piacerebbe ridisegnare l’idea che la gente ha di questi posti, anche perché in questo momento storico potrebbero fungere da laboratorio per tracciare nuove strade a livello economico e sociale”.
Il documentario narrerà un viaggio lento, un cammino fatto di incontri con chi lavora la terra, con chi ha scelto di “resistere” e abitare l’Appennino, e con chi si batte per salvaguardarne la bellezza. Sarà un’indagine leggera e appassionata su un pezzo di mondo dimenticato, da cui sono scappati in molti, ma che oggi assume un valore inestimabile grazie alla tenacia e alla creatività di uomini e donne portatori di nuove e rivoluzionarie progettualità. Un’avventura che Carucci non compirà da solo: “Ho avuto la fortuna di incontrare tre persone straordinarie che si occupano di cinema e fotografia: Elisa Brivio (producer e co-autrice), Cosimo Bruzzese (regista) e Eugenio Soliani (social media manager). A loro ho raccontato la Val Borbera, i suoi monti, i bar deserti in autunno, la neve, i narcisi. In sostanza, compatibilmente con le vigne e i concerti, faremo un viaggio in Appennino che diventerà un docufilm”.
La chiave della narrazione sarà il POP, stile che per sua natura riesce a raggiungere un pubblico vasto, senza però tradire le proprie radici autentiche e popolari: “Ci piacerebbe portare le tematiche dell’Appennino alla gente comune. Il progetto contiene la parola POP non a caso. Diciamo che il pop è uno strumento che utilizzeremo per avvicinare un pubblico nuovo e giovane a problematiche cruciali quali lo spopolamento, la fragilità del territorio, l’abbandono. Ma anche per offrire concreti spunti per possibili ritorni”.
Per sostenere la campagna di raccolta fondi per la realizzazione del documentario: www.appenninopop.it
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