Architettura e musica: Daniel Libeskind in dialogo con Agostino Ghirardelli
di Claudio Cabona
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Martedì alle 21 al Ducale il grande architetto racconta i suoi lavori più famosi
Nell'ambito della mostra Paganini Rockstar, a Palazzo Ducale, martedì alle 21 nella sala del Maggior Consiglio, Daniel Libeskind discuterà con Agostino Ghirardelli (SBGA - Blengini Ghirardelli Associati) sul rapporto che lega il suo lavoro di architetto alla musica, svelando il suo originale processo creativo attraverso immagini, disegni e fotografie. Il primo amore di Daniel Libeskind non è stato infatti l'architettura, ma la musica, una passione che continua ad influenzare la sua poetica. "Sono approdato all'architettura per vie diverse, il mondo della musica professionale, l'arte, la scultura e l'insegnamento. Crescere come musicista a New York mi ha preparato all'architettura in modo imprevedibile e mi ha condotto a considerare l'edificio come uno strumento musicale, e ciascun edificio ha un suo accordo, un suo timbro e una sua tonalità, non soltanto in termini di acustica ma anche per le impercettibili vibrazioni che lo percorrono e riecheggiano nelle sue pareti". La relazione tra musica, architettura e processo creativo è al centro dell'ultimo libro di Libeskind, Edge of Order, in cui racconta le fonti di ispirazione di una selezione dei suoi lavori più celebri, una sorta di manifesto dell'incrollabile fiducia nel futuro che contraddistingue il suo lavoro.
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