Arrestato Messina Denaro, l'ex presidente della commissione antimafia Nicola Morra: "È necessario che ora parli"
di Redazione
L'ex senatore genovese a Telenord: "Se vogliamo contrastare operatività delle mafie dobbiamo incidere sui codici penali economici, tributari, bancari, fallimentari"
"Non si può negare l'importanza di questo arresto, e bisogna ricordare che l'arresto è un momento di un processo che deve portare all'acquisizione delle verità che Messina Denaro conserva. Per cui mi piacerebbe che il rifugio di Matteo Messina Denaro possa essere già stato individuato, controllato e reso oggetto di perquisizioni al fine di evitare quanto avvenuto al momento dell'arresto di Totò Riina: 30 anni fa, il 15 gennaio qualcuno si dimenticò di effettuare le perquisizione, rendendo l'arresto un qualcosa di simbolico ma non a livello investigativo" Lo ha detto a Telenord l'ex presidente della commissione antimafia Nicola Morra, genovese ed ex senatore della repubblica italiana, in merito all'arresto del boss mafioso Matteo Messina Denaro da parte del Ros di Palermo
"La reazione dei cittadini siciliani? Alcuni palermitani hanno manifestato grandissimo apprezzamento dall'oeprazione condotta oggi. Ma ricordiamoci che sono stati ben 30 di latitanza: da un anno Messina Denaro, in regime di day hospital, veniva a ricevere cure sanitarie in questa struttura privata nel centro di Palermo. La cosa che è stata rilevata da molti, dalla foto che gli stessi carabinieri hanno offerto, Denaro non risulta tanto diverso dalla foto segnaletica nota a tutti, per cui c'era la possibilità di riconoscerlo nei 12 m esi in cui ha ricevuto cure alla casa di cura La Maddalena. Cerchiamo di capire quali reti di coperture e collusioni abbiano permesso questa latitanza, che fa pensare a Bernardo Provenzano, la cui latitanza è durata 38 anni."
"Chiusa la pagina della mafia dal punto di vista delle stragi? Dal punto di vista generazionale sembra essere l'ultima figura di quel nucleo che sfidò lo Stato con il prevalere, all'interno di CosaNostra, dei corleonesi. Ma se è stato consegnato ,come si dice in gergo, la sostituzione potrebbe essere gia avvenuta nel tempo. L'importante ora è che Messina Denaro parli, dovendo riscontrare tutto cio che avrà da dire. Detenuti al 41bis ci sono i fratelli Graviano, se parlassero sarebbe piu facile comprendere cosa successe nella stagione delle stragi del '92 e '93". - prosegue l'ex senatore.
"Era Sciascia che nel giorno della civetta aveva presagito che CosaNostra sarebbe diventata un network di natura economico-finanziaria. Se vogliamo contastare efficacemente l'operatività delle mafie, dobbiamo incidere sui codici penali economici, tributari, bancari, fallimentari...al fine di impedire a tutta la galassia di realtà economiche societarie di poter fare economia criminale, fra l'altro producendo un danno enorme a coloro che si comportano lealmente rispettando le regole. Fin quando non metteremo mano a quelle parti del codice penale, le mafie continueranno a prosperare." - chiude Morra.
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